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A cosa serve il Centro di Sviluppo App iOS a Napoli?

Apple ha annunciato la creazione in Italia del primo Centro di Sviluppo App iOS d’Europa, per fornire agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni dedicate all’ecosistema di dispositivi della mela.
A cura di Marco Paretti
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Apple ha annunciato la creazione in Italia del primo Centro di Sviluppo App iOS d'Europa, per fornire agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni dedicate all’ecosistema di dispositivi della mela. Il Centro di Sviluppo App iOS, sarà situato in un istituto partner a Napoli, sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di futuri sviluppatori a far parte della comunità di Apple impegnata nella creazione di applicazioni. Inoltre, Apple lavorerà con partner in tutta Italia che forniscono formazione per sviluppatori per completare questo curriculum e creare ulteriori opportunità per gli studenti. Apple prevede di ampliare questo programma estendendolo ad altri paesi a livello mondiale.

"L'Europa è la patria di alcuni degli sviluppatori più creativi al mondo e siamo entusiasti di aiutare la prossima generazione di imprenditori in Italia ad acquisire le competenze necessarie per avere successo" ha spiegato Tim Cook, CEO di Apple. "Il fenomenale successo dell'App Store è una delle forze trainanti dietro gli oltre 1,4 milioni di posti di lavoro che Apple ha creato in Europa e presenta opportunità illimitate per le persone di tutte le età e aziende di ogni dimensione in tutto il continente". L'investimento dell'azienda di Cupertino in Europa – e soprattutto in Italia – punta ad aumentare questo bacino di sviluppatori e di posti di lavoro legati direttamente e indirettamente allo sviluppo di applicazioni; all'app economy che grazie alle nuove piattaforme è esplosa nel corso degli ultimi anni.

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Attualmente in tutta Europa, attraverso il suo store digitale, Apple supporta indirettamente oltre 1,4 milioni di posti di lavoro, tra cui 1,2 milioni attribuibili alla comunità di creatori di app, ingegneri software e imprenditori che creano app per iOS. Ma anche lavori non legati alla tecnologia, sostenuti direttamente e indirettamente dall’app economy. In Italia oltre 75.000 posti di lavoro sono attribuibili all’App Store e diverse realtà devono gran parte del loro successo a questo (relativamente) nuovo mercato. IK Multimedia, per esempio, ha lanciato la sua prima app nel 2009 e da allora ha avuto oltre 25 milioni di download. Musement, lanciata nel 2013, è ora disponibile in sette lingue e 300 città in 50 paesi, rendendo facile per le persone prenotare viaggi ed escursioni in mobilità. Laboratorio Elettrofisico con sede a Milano costruisce alcune delle più sofisticate apparecchiature di magnetizzazione al mondo e la loro tecnologia consente alcune delle caratteristiche magnetiche all'avanguardia nel settore che si trovano nei prodotti della mela.

Apple non è peraltro la prima azienda a puntare sull'Italia per lo sviluppo tecnologico e per la realizzazione di infrastrutture in grado di spingere la creazione di nuove figure professionali nel campo tech. Solo poche ore fa Cisco ha annunciato di voler investire 100 milioni di dollari in Italia nel corso dei prossimi tre anni, con iniziative che caratterizzeranno il territorio italiano da Vimercate a Scampia. "Una bella realtà di innovazione, di app, per oltre 600 persone. Una sperimentazione molto importante" ha commentato il premier Matteo Renzi. "Domani Tim Cook sarà qua, ci parleremo dopo l'incontro a Milano di novembre scorso e dopo l'ottimo accordo governo-Apple sulle pendenze fiscali. Questi annunci sull'Ict sono solo i primi due". Un interesse importante da parte di due colossi della Silicon Valley, spinto dalla fatto che "in Europa negli ultimi due anni sono successe cose interessanti" ha spiegato Chuck Robbins, CEO di Cisco. In Italia un potenziamento dell'aspetto formativo in ambito tecnologico potrebbe persino portare ad una diminuzione dei cervelli in fuga verso programmi esteri, che da sempre risultano più appetibili agli occhi dei giovani talenti.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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