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Accordo Facebook-WhatsApp, al via le indagini dell’UE: inviati i questionari ai competitor

In merito, e in seguito, all’affare Facebook-WhatsApp, l’UE invia questionari ai diretti competitors di Facebook per meglio delineare lo scenario della nuova “industria” dei Social Media e delle sue app. I competitors devono rispondere entro l’8 Settembre.
A cura di Francesco Russo
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Un paio di mesi fa il Wall Street Journal dava notizia che funzionari dell'UE stessero cominciando ad inviare questionari ai competitors di Facebook, come conseguenza all'affare WhatsApp che ha permesso alla società di Zuckerberg di acquisire la popolare app mobile di messaggistica istantanea per una cifra di 19 miliardi di dollari. Una cifra tra le più alte spese per questo tipo di acquisizioni. Lo scopo del questionario sarebbe quello di individuare bene cosa separa un Social Network da un'applicazione di messaggistica istantanea.

Secondo quanto visionato dal WSJ, il questionario inviato a tutti i competitors di Facebook sarebbe composto da 70 pagine attraverso il quale i funzionari UE mirano a delineare lo scenario competitivo del settore, e capire bene quali siano i confini tra un social network e un'applicazione come quella di WhatsApp. Le aziende destinatarie del questionario hanno tempo fino al giorno 8 settembre per rispondere.

Le domande contenute all'interno del questionario sono sulla semplicità di passaggio tra networks, su quanto sia facile dare vita a nuovi concorrenti e su quanto la nuova "industria" dei social media e delle sue apps sia in grado di competere coni servizi di telefonia tradizionali. Il questionario quindi vuole delineare quale sia lo scenario attuale, per comprenderne meglio il funzionamento, al fine, se fosse necessario, di dare vita ad una nuova applicazione di norme anti-trust che consideri anche questi nuovi settori. Il questionario quindi chiede ai competitors quali siano le distinzioni che si possono trarre (si legge all'interno del questionario) "tra i servizi principalmente realizzati per consentire agli utenti di restare in contatto con i propri amici/parenti opposti, invece di quelli progettati per consentire agli utenti di entrare in contatto con persone nuove". E se di scenario si parla, il questionario mira anche a comprendere quali siano i veri competitors globali di Facebook. Si para dunque di LINE, di WeChat, di Telegram e anche di Snapchat.

Il questionario contiene anche domande su come una nuova identità in questo contesto potrebbe usare i personali degli utenti, e come questo potrebbe influenzare l'advertising, in particolare l'efficacia degli annunci sia per mobile che per desktop.

Insomma, l'UE vuole davvero vederci chiaro nell'affare Facebook-WhatsApp e approfondisce la conoscenza del mercato al fine di realizzare norme che possano limitare la nascita di entità che possano poi monopolizzare il mercato stesso. L'azione UE segue nei fatti quella che è il naturale percorso di queste nuove entità all'interno di un mercato in evoluzione, ancora tutto da scoprire.

Val la pena di ricordare che proprio Facebook nei mesi scorsi si è rivolta all'UE per chiedere un intervento dei suoi funzionari che facesse luce sull'affare.

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