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Agcom presenta la Relazione Annuale: cali nel settore pubblicitario e difficoltà nell’ accesso alla rete

Il Presidente dell’ AGCOM presenta in Parlamento il Rapporto Annuale 2013 lasciando emergere una situazione di crisi nel settore pubblicitario e delle telecomunicazioni.
A cura di Daniele Cretella
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Contrazioni nel settore pubblicitario ed accesso alla rete inferiore alla media europea. Non appare affatto rassicurante il quadro delineato dalla Relazione Annuale 2013, presentata nelle scorse ore in Parlamento da parte del Presidente di AGCOM Angelo Marcello Cardani, contenente i dati relativi alla situazione italiana nel campo delle telecomunicazioni. La Relazione si apre con una fotografia della popolazione italiana che ancora non riesce ad avere un accesso alla rete. Più di un italiano su tre, infatti, non avrebbe mai avuto accesso ad internet. Un dato spaventoso che si assesta attorno al 37.2% della popolazione rispetto al 22.4% registrato dalla media europea. Ma le cattive notizie non finiscono qui.

Secondo l' analisi condotta dall' AGCOM sui dati relativi ai ricavi pubblicitari per i mezzi di comunicazione di massa, nel 2012 vi sarebbe stata una contrazione pari al 17.9% per la TV (dai 4.2 miliardi del 2011 a 3,5 miliardi del 2012); al 7.1% per la radio (da 565 milioni a 525 milioni); al 19.1% per l' editoria (da 2.6 miliardi a 2.1 miliardi). L' unica eccezione sembrerebbe essere quella relativa ai ricavi pubblicitari provenienti da internet che passano da 1.4 miliardi del 2011 a 1.5 miliardi nel 2012, con un incremento pari al 10.3%.

All' interno del Rapporto, ancora, drammatica sembrerebbe la situazione del' editoria italiana con una flessione del 14% nei ricavi, pari a circa 1 miliardo di Euro, passando dai 6.2 miliardi del 2011 ai 5.3 miliardi del 2012. Flessioni anche per quanto concerne i ricavi del settore televisivo, che per la prima volta vedrebbero al vertice Sky, la rete satellitare di proprietà di News Corp., con un fatturato pari a 2.6 miliardi (-1.4%rispetto al 2011), seguita da Mediaset con 2.5 miliardi (-13.2% rispetto al 2011) e da Rai con 2.4 miliardi ( -7.5% rispetto al 2011).

Se i dati fino ad ora illustrati lasciano emergere una situazione piuttosto negativa nella distribuzione di contenuti editoriali e multimediali, è, però, quello relativo al settore delle telecomunicazioni il dato probabilmente più preoccupante. L' analisi di AGCOM, infatti, registrerebbe una flessione del  6.4% che si traduce in un fatturato pari a 38 miliardi di Euro nel 2012 rispetto ai 40.5 miliardi del 2011.

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