7 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni

Allarme malware, ecco il ransomware che minaccia il 20,39% degli italiani

Il pericolo si percepisce già dal nome, JS.Danger.ScriptAttachment. Si tratta di un nuovo ransomware in grado di minacciare la sicurezza informatica del 20,39 percento dei navigatori italiani.
A cura di Marco Paretti
7 CONDIVISIONI
Immagine

Il pericolo si percepisce già dal nome, JS.Danger.ScriptAttachment. Si tratta di un nuovo ransomware in grado di minacciare la sicurezza informatica del 20,39 percento dei navigatori italiani, il quale si diffonde attraverso gli allegati di alcuni messaggi di posta elettronica. Se aperto, il file porta al blocco totale del computer, che può essere sbloccato solo pagando un riscatto agli hacker. È l'ennesima evoluzione dei ransomware, i malware in grado di "rapire" il PC degli utenti per poi chiedere un riscatto, il cui pagamento risulta essere l'unico modo per riottenere l'accesso ai propri dati.

Non solo aziende e realtà prettamente legate al mondo del business, quindi, ma sempre più spesso normali utenti, cittadini ignari e singole vittime che il più delle volte non sanno cosa fare davanti al messaggio che gli chiede dei soldi. Se non, appunto, pagare il riscatto. "Già molte aziende italiane sono cadute nella trappola dei ransomware e sono state costrette a pagare il riscatto chiesto dagli hacker" ha spiegato Corrado Giustozzi, esperto di sicurezza informatica. "La chiave per combattere questo fenomeno sta nell'adeguata protezione dei sistemi aziendali con buoni antivirus dotati di sistemi di protezione perimetrali e di analisi del traffico".

La minaccia agli internauti italiani è stata svelata dai ricercatori dell'ESET, azienda impegnata nello sviluppo di misure per la sicurezza informatica. Solo nel corso dell'ultima settimana di aprile, quindi, oltre il 20 percento degli utenti italiani sono stati minacciati dagli allegati malevoli delle email, dietro ai quali si nasconde proprio il terribile JS.Danger.ScriptAttachment. "In caso di infezione", continua Giustizi, "per evitare di pagare il riscatto è fondamentale aver impostato un backup con frequenza almeno giornaliera ed in modalità offline, ovvero su supporto non connesso in rete ed archiviato in un'altra sede". Altrimenti, come hanno sottolineato più volte le autorità, non c'è molto da fare se non perdere i dati o pagare il riscatto.

7 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views