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Andrew Sullivan, il pioniere dei blog abbandona The Dish: “Voglio tornare nel mondo reale”

“Ho deciso di chiudere il blog” con queste parole Andrew Sullivan, pioniere del blogging, ha comunicato ai suoi lettori di essere intenzionato ad interrompere l’attività in corso da ormai molti anni. Il suo ultimo prodotto si chiama The Dish ed è proprio sulle pagine virtuali del blog che, in un lungo post, Sullivan annuncia la sua dipartita dal mondo dell’editoria digitale.
A cura di Marco Paretti
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Andrew Sullivan blog

"Ho deciso di chiudere il blog" con queste parole Andrew Sullivan, pioniere del blogging, ha comunicato ai suoi lettori di essere intenzionato ad interrompere l'attività in corso da ormai molti anni. Il suo ultimo prodotto si chiama The Dish ed è proprio sulle pagine virtuali del blog che, in un lungo post, Sullivan annuncia la sua dipartita dal mondo dell'editoria digitale. Per due ragioni. "La prima spero possano capirla tutti: sebbene sia stata l'esperienza più gratificante della mia carriera, sto scrivendo quotidianamente sul mio blog da oltre quindici anni di fila" ha spiegato Sullivan "Arriva il momento in cui bisogna cambiare, fare altro, riconoscere prima che sia troppo tardi che un esaurimento può sempre colpirti".

La seconda ragione è quella più psicologica. Sullivan si definisce "stanco della vita digitale" e desideroso di "tornare nuovamente nel mondo reale". Il pioniere dei blog vuole abbandonare la velocità che ormai caratterizza l'epoca del digitale: "Voglio tornare a leggere, lentamente. Voglio avere un'idea e lasciargli prendere lentamente forma, piuttosto che scriverne immediatamente. Voglio scrivere un libro". Ma anche stare con la sua famiglia e con suo marito, spesso definito come blog-vedovo. Sullivan specifica anche che i dottori gli hanno consigliato di risposarsi perché lo stress accumulato negli ultimi quindici anni gli ha portato non pochi problemi di salute. Problemi che, sottolinea, non son dovuti all'HIV. Sullivan, omosessuale e sposato con un altro uomo, è infatti malato da diverso tempo.
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Nel lungo post di addio Sullivan ripercorre la storia che lo ha portato fino a The Dish. Dai primi anni di sperimentazione fino al Time, per poi approdare prima su Atlantic e poi sul Daily Beast. In seguito il blogger e giornalista ha deciso di fondare un'azienda indipendente dando vita, appunto, a The Dish. Il successo è stato immediato e, in soli due anni, Sullivan è riuscito ad ottenere 30.000 abbonati, un milione di lettori mensili e una crescita dei guadagni costante che gli ha generato milioni di dollari. "Non siete solo lettori di The Dish, ma anche partecipanti attivi, scrittori e collaboratori" ha continuato Sullivan.

Nonostante la lunga lettera d'addio, Sullivan non ha ancora specificato una vera e propria data di chiusura del progetto, se non un vago "nel breve termine". E nonostante sia sicuramente il termine di un'era, la rete non considera l'abbandono di Sullivan come il segnale della morte dei blog. Anzi, secondo molti il medium è più in forze che mai. Attualmente The Dish non accetta più il rinnovo delle sottoscrizioni, ma Sullivan non ha chiarito cosa succederà al sito – e allo staff – una volta abbandonato il progetto. Difficile, però, che possa funzionare senza una figura così importante.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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