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Anonymous attacca la Federal Reserve, rubate informazioni su oltre 4000 dirigenti

Il gruppo di cyber attivisti continua la sua operazione “Last Resort”, messa in atto per vendicare la morte di Aaron Swartz. La protesta questa volta ha colpito la banca centrale americana, con la diffusione di moltissime informazioni riservate sui dirigenti interni.
A cura di Angelo Marra
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Anonymous colpisce ancora e questa volta a farne le spese è la Federal Reserve, la banca centrale americana. Sfruttando una temporanea vulnerabilità del sito i pirati informatici sono riusciti ad accedere al database interno dell'istituto, sottraendo una mole consistente di informazioni private relative ad oltre 4000 dirigenti.

La Federal Reserve ha confermato l'attacco e la diffusione dei dati personali ma al tempo stesso ha affermato di aver subito tappato la falla e che l'attacco di Anonymous non ha interrotto la regolare attività dell'istituto. Secondo la banca infatti Anonymous sarebbe riuscito a sottrarre numeri di telefono, email ed indirizzi, senza però violare le password degli amministratori (anche se, visti i risultati non sembra essere servito a molto), in ogni caso tutti i soggetti coinvolti sono stati immediatamente avvertiti.

Il team di cyber attivisti ha immediatamente rivendicato l'attacco, parte dell'operazione Last Resort messa in atto da Anonymous per rappresaglia contro il suicidio di Aaron Swartz, il giovane informatico che si è tolto la vita dopo le accuse di furto di informazioni al MIT. Dopo aver attaccato proprio il sito dell'istituto e quello della U.S.Sentencing Commission, questa volta i pirati hanno rivolto la loro attenzione verso la Federal Reserve e secondo i proclami pubblicati in rete, non è che l'inizio.

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