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Apple in tribunale, Steve Jobs tradito dalle sue email

A tre anni dalla morte del fondatore di Apple Steve Jobs, l’azienda di Cupertino dovrà presentarsi ancora una volta in tribunale per difendersi da un’azione legale antitrust, la terza dalla morte di Jobs.
A cura di Matteo Acitelli
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A tre anni dalla morte del fondatore di Apple Steve Jobs, l'azienda di Cupertino dovrà presentarsi ancora una volta in tribunale per difendersi da un'azione legale antitrust, la terza dalla morte di Jobs. Al centro di questo nuovo processo le prime versioni dell'iPod che, secondo l'accusa, obbligavano i consumatori ad ascoltare solo musica scaricata da iTunes o da CD, limitando quindi gli utenti che si vedevano costretti a continuare ad utilizzare l'iPod per poter ascoltare la propria musica. Ad oggi Apple si difende affermando che questa pratica è stata effettuata non per obbligare gli utenti ad utilizzare l'iPod ma solo per motivi di sicurezza. Il grande successo degli iPod e iTunes nasconderebbe infatti un sopruso, i primi iPod non consentivano infatti di caricare sul proprio lettore mp3 made in Cupertino di caricare brani provenienti da altri store diversi da iTunes. Il nuovo processo inizia oggi a Oakland e decreterà se Apple ha abusato di questo "sistema chiuso" per trarne vantaggio o se l'azione intrapresa agli inizi della diffusione dei lettori mp3 è stata legale.

Ad "incastrare" il fondatore di Apple Steve Jobs in questa nuova causa ci sarebbero alcune email che saranno presentate dai giudici in tribunale. In una dei tanti messaggi scambiati tra Jobs e gli sviluppatori di Apple si legge: "Dobbiamo assicurarci che quando sarà lanciato Music Match la sua musica non possa essere usata sull’iPod. È un problema?". Secondo il New York Times nel corso del processo i giudici presenteranno nuove conversazioni scambiate tra Steve Jobs ed altri componenti dell'azienda ed il quadro che ne uscirà fuori mostrerà uno Steve Jobs aggressivo e deciso, con il solo scopo di riuscire a portare l'iPod a dominare la scena dei lettori mp3. Tra le persone che verranno ascoltate dai giudici del tribunale troviamo il responsabile marketing di Apple Philip Schiller ed il responsabile di iTunes Eddy Cue.

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