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Attacco hacker ad Intesa Sanpaolo e Unipol Banca: “Esposti i dati di migliaia di clienti”

90 database di Intesa Sanpaolo e Unipol Banca sarebbero nelle mani di un gruppo di hacker italiani affiliato all’organizzazione Anonymous. Si fanno chiamare Ghost Italy e domenica scorsa si sono introdotti all’interno dei sistemi informatici degli istituti bancari dai quali hanno sottratto un considerevole numero di informazioni.
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A cura di Marco Paretti
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90 database di Intesa Sanpaolo e Unipol Banca sarebbero nelle mani di un gruppo di hacker italiani affiliato all'organizzazione Anonymous. Si fanno chiamare Ghost Italy e domenica scorsa si sono introdotti all'interno dei sistemi informatici degli istituti bancari dai quali hanno sottratto un considerevole numero di informazioni: circa 6.000 dati tra credenziali d'accesso, email, numeri di telefono, nomi degli impiegati e contatti dei clienti affiliati alle banche colpite dall'attacco. L'elenco raccolto dagli hacker – in seguito è stato pubblicato sul servizio online ghostbin – racchiude nomi legati ad aziende del calibro di Enel, Wind, Unipol e Intesa.

I due istituti coinvolti nell'attacco hanno negato la possibilità che un gruppo possa essersi introdotto all'interno dei sistemi, spiegando che le informazioni pubblicate sul web erano già state affidate ad un'altra azienda in forma anonima, quindi con le password criptate e, di conseguenza, inutilizzabili. "Non ci saranno ripercussioni sui nostri clienti" ha spiegato Intesa Sanpaolo. La fuga, quindi, c'è stata, ma di dati che sembrerebbero essere inutilizzabili e non in grado di portare ad un accesso non autorizzato ai conti dei clienti interessati da questo attacco informatico. Oltre a pubblicare le informazioni riservate, Ghost Italy ha divulgato una nota che critica fortemente le banche, definendone l'operato come una "speculazione".

"Pochi saggi si salveranno, la strada è chiara, cosa ne sarà di questi debiti, se nessuno li paga?" si legge nel comunicato. "Cosa accadrà alle banche quando coloro che se lo possono permettere non ne faranno più uso? Quale strada troveranno per continuare a sfruttare le nostre vite e il nostro lavoro?". L'operazione è stata rinominata #OpBankDump e segue quella portata a termine pochi mesi fa che ha visto protagonisti proprio gli hacker di Ghost Italy: nel corso dell'estate i pirati informatici hanno colpito i portali della polizia di stato con l'obiettivo di chiedere la liberazione di due membri di Anonymous. Sebbene i dati divulgati nelle ultime ore non mettano a rischio i conti dei clienti Intesa e Unipol, l'elenco mostra numeri di telefono, nomi e indirizzi email di migliaia di utenti.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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