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Bitponics, la startup che inventa il giardinaggio 2.0

La startup poche ore fa ha presentato a New York un sistema di coltivazione idroponica gestibile via wifi da smartphone e tablet. Il progetto ha raggiunto il goal di 20mila dollari su Kirkstarter nel giugno dello scorso anno ed è finalmente pronto alla commercializzazione (anche se costa 500 dollari)
A cura di Angelo Marra
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Chi ha la passione per il giardinaggio lo sa bene, la cura delle piante richiede molta attenzione ed altrettanta cura, un tempo da dedicare alle nostre amiche verdi che non sempre riusciamo a ritagliarci nel tram tram quotidiano. Perchè non sfruttare allora le pause, le ore sprecate nei mezzi pubblici ed ogni altra occasione utile per dare soddisfazione al nostro pollice verde con l'ausilio delle nuove tecnologie e della rete?

Bitponics, una startup americana nata agli inizi dello scorso anno a Brooklyn, ha realizzato un dispositivo che farà sicuramente la felicità degli amanti delle piante. Si tratta di un sistema di coltivazione idroponico gestibile via wifi con un semplice smartphone.

Occorre innanzitutto precisare che la coltivazione idroponica si ottiene non utilizzando la comune terra ma utilizzando delle particolari miscele nutritive che vengono assorbite direttamente dalle radici. Questo sistema da una parte ha il vantaggio di rendere la crescita delle piante più rapida rispetto ai metodi tradizionali, dall'altra però risulta maggiormente rischiosa in quanto sono molteplici i parametri che vanno tenuti sotto osservazione, ed è qui che il dispositivo di Bitponics risulta essere particolarmente efficace.

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Tramite smartphone, tablet o un comunissimo browser infatti è possibile monitorare 24 ore al giorno i livelli di temperatura, ph, umidità, con la possibilità di intervenire sempre da remoto sui vari sistemi di pompe e luci per riportare alla regolarità eventuali disfunzioni. Il sistema inoltre avvisa con sms, mail o ntoifiche dell'apposita app gli eventuali interventi necessari che richiedono la presenza del "giardiniere". Per i meno esperti poi ci sono dei veri e propri tutorial che riportano anche i parametri corretti per ogni singolo tipo di pianta, in modo da avere sempre un riferimento per i nostri "esperimenti".

Il progetto è stato pubblicato su Kirkstarter ed ha raggiunto nel giugno 2012 il goal di 20mila euro, passando poi alla progettazione per essere poi presentato pubblicamente poche ore fa durante il New York Disrupt. A rendere particolarmente interessante Bitponics infatti è la sua estrema semplicità di utilizzo. Michael Zick Doherty, uno dei fondatori, ha infatti affermato: "Probabilmente la sfida più grande è stata far capire agli utenti che si tratta di qualcosa che può fare chiunque. Costruire un dispositivo che qualcuno che non si è mai cimentato con la coltura idroponica o che non ha mai toccato un computer poteva utilizzare semplicemente seguendo le istruzioni,ottenendo risultati in un lasso ragionevole di tempo, è stato molto difficile." Unico neo di questo ponte tra la nobile arte del giardinaggio e la realtà 2.0 è il prezzo; Bitponics costa infatti 499 dollari, una cifra non proprio accessibile per chi si diletta soltanto con la coltivazione.

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