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Charlie Charlie Challenge, la seduta spiritica che spopola sul web

Spiriti, sfide virali e social network. La ricetta per il successo è (anche) questa. Da qualche giorno sul web spopola un gioco che unisce tutti questi elementi: la #charliecharliechallenge, una sfida che, almeno secondo le premesse, permette a chiunque di interagire con il fantasma di Charlie.
A cura di Marco Paretti
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charlie charlie challenge

Spiriti, sfide virali e social network. La ricetta per il successo è (anche) questa. Da qualche giorno sul web spopola un gioco che unisce tutti questi elementi: la #charliecharliechallenge, una sfida che, almeno secondo le premesse, permette a chiunque di interagire con il fantasma di Charlie, un ragazzino suicida. Il funzionamento è semplice, si collocano due matite a croce su un foglio e si scrivono le parole Sì e No nei quattro angoli. In seguito basta ripetere due volte la frase "Charlie Charlie, ci sei?" – alcune varianti indicano "Charlie Charlie, possiamo giocare?" – e attendere che la matita si sposti verso il Sì. A questo punto possiamo procedere e fare domande al fantasma, a patto che le risposte possano essere sempre Sì o No.

Una volta soddisfatti, bisogna dire la frase "Charlie Charlie, possiamo fermarci?" e, dopo aver ottenuto una risposta affermativa, salutare con un "Addio". È bastato un pizzico di superstizione perché questo gioco invadesse letteralmente il web: basta cercare l'hashtag su Twitter per rendersi conto di quante siano le persone alle prese con questa sfida, filmando le proprie sedute e condividendo il tutto sui social network. Ovviamente l'intero fenomeno ricade, appunto, nella sfera della superstizione: difficilmente chi partecipa alla sfida si mette realmente in contatto con un fantasma, così come gran parte dei filmati presenti online sono frutto di semplici scherzi: basta un soffio per spostare la matita nella direzione desiderata, consapevolmente o meno.

Nonostante questo, però, c'è chi ha provato a dare una spiegazione all'intero fenomeno. L'origine della leggenda di Charlie andrebbe ricercata in una vecchia usanza messicana, una tradizione che permetteva di mettersi in contatto con il fantasma di un ragazzino di nome Charlie. "Quello che molti non sanno è che non si stanno mettendo in contatto con un amichevole fantasma di nome Charlie, ma con una serie di demoni" si legge in una spiegazione del fenomeno pubblicata online "Questi demoni potrebbero sembrare amichevoli, ma hanno piani malvagi".

Il rischio, secondo la spiegazione, è che non dicendo "addio" al termine della seduta questi demoni hanno la possibilità di infestare la nostra casa e produrre fenomeni paranormali come voci, risate sinistre e figure sfuggenti. Anche in questo caso la suggestione gioca brutti scherzi: sui social network molti utenti si dicono terrorizzati dal gioco e testimoni di eventi paranormali iniziati dopo aver provato a comunicare con Charlie. Eventualità che non spaventa soprattutto i navigatori più giovani: c'è chi, oltre alle parole Sì e No, propone la propria versione alternativa, magari con i nomi o i volti dei propri idoli. Gettonatissimi quelli degli One Direction e di Justin Bieber, ovviamente accompagnati dalla domanda "Quale sposerò?".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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