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Cloud, la “nuvola” si espande: il futuro è nella semplicità e trasparenza

Il cloud, quella “nuvola” misteriosa che conserva foto, video e documenti, fa ormai parte della vita di tutti noi. Sarebbe dovuta essere una rivoluzione, ma la maggior parte dei consumatori non ha mai realmente compreso le sue potenzialità. 1&1 sta cercando di rinvigorire il settore proponendo un servizio potente, economico, flessibile e trasparente. Basato, cioè, sulle promesse iniziali (non del tutto mantenute) del cloud.
A cura di Marco Paretti
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Di cloud si parla da anni e da anni se ne parla male. Non riguardo alla tecnologia in sé – che, in effetti, risulta estremamente utile ed efficiente sotto molti aspetti – ma dal punto di vista della penetrazione all’interno del mondo consumer, quello, cioè, composto dalle persone che non sono necessariamente esperte di tecnologia. Eppure il cloud è ormai utilizzato da chiunque: il nostro smartphone salva i dati nel cloud, i servizi di storage online come Dropbox o Google Drive tengono al sicuro i nostri documenti nel cloud e persino servizi come Gmail, di fatto, si basano fortemente sul cloud. Nonostante questo, però, si è sempre fallito nello spiegare al consumatore finale in cosa consiste questa tecnologia, dove vanno a finire i suoi dati e in che modo vengono protetti. E, si sa, quando le persone non conoscono una cosa cominciano a guardarla con sospetto.

Non sapete cos’è il cloud? Ve lo spiega, in meno di 3 minuti, questo video:

Non che il settore se la stia passando male; a livello globale il mercato del cloud vale circa 5,9 miliardi di euro, con una crescita del 27% nel solo 2014 e con previsioni che indicano un ulteriore +31% entro il 2016. In Italia la situazione è simile, ma il settore cresce con più prudenza: nel 2012 valeva 789 milioni di euro, mentre nel 2013 ha superato per la prima volta il miliardo di euro. Entrando più nel dettaglio, il mercato si spacca quasi a metà tra utilizzo pubblico (quando, cioè, ci si appoggia ad un provider esterno) e privato (si utilizzano macchinari di proprietà collocati all'interno delle proprie strutture). Un dato supportato dal fatto che circa il 20% del budget delle piccole e medie imprese viene investito in servizi cloud.

Servizi che, ad oggi, si possono suddividere in due fasce principali: il Simple Cloud e il Mega Cloud. I primi sono servizi semplici, economici e dalle potenzialità limitate, mentre i secondi sono più efficienti, complessi e costosi. Tra questi ultimi troviamo realtà ormai affermate come gli Amazon Web Services, Microsoft Azura e Rackspace, mentre i primi sono composti da servizi come Aruba e GoDaddy. “Le piccole imprese, o i cosiddetti micro business, vogliono contenere i costi senza per questo dover rinunciare alle funzionalità essenziali del cloud” ha spiegato a Fanpage.it Gianluca Stamerra, marketing manager di 1&1 “Queste realtà, sempre più interessate alle potenzialità del cloud, cercano un servizio semplice, efficiente ed economico”. Insomma, cercano le caratteristiche che, all’alba del settore, venivano indicate come gli ingredienti segreti del (futuro) successo del cloud. Sei pilastri che negli anni iniziali hanno sostenuto l’ascesa della tecnologia: economicità, potenza, semplicità, affidabilità, flessibilità, trasparenza, libertà e fiducia. Ad oggi, però, è difficile poter dire che queste caratteristiche siano state rispettate in pieno; guardando i due segmenti Simple e Mega, infatti, è impossibile non notare come questi sei elementi siano stati messi in disparte in favore della creazione di servizi meno aperti nei confronti dei consumatori. Il Mega Cloud, più potente e sicuro, è al tempo stesso più costoso, più complesso e meno trasparente rispetto al Simple Cloud che, però, è meno performante, meno affidabile e meno sicuro.

Cloud

Qual è, quindi, il futuro del cloud? Innanzitutto bisogna ricostruire la proposta basandosi sulle sei promesse originarie, offrendo un servizio completo, semplice, potente e trasparente. Ci sta provando 1&1, azienda leader nel settore dell’hosting che da qualche settimana ha rivisto completamente la propria offerta relativa al cloud. “Vogliamo creare un segmento nostro che vada ad aggiungersi a quelli del Simple e Mega Cloud” ha commentato Cem Mercan, product manager di 1&1 “Si tratta dell’inizio di una nuova era, sia per l’azienda che per i servizi offerti. Il nostro cloud sarà trasparente, potente, flessibile ed economico”. Bastano pochi clic per attivare il proprio servizio cloud, da personalizzare anche in seguito tramite le chiare schermate di amministrazione. Una piccola rivoluzione che sicuramente gioverà al settore, il quale, però, per crescere necessiterà di qualche sforzo in più, soprattutto dal punto di vista dell’informazione. Specialmente in Italia, è importante che i consumatori – e le aziende – comprendano appieno le potenzialità del cloud. Pena il rimanere l'eterno fanalino di coda della tecnologia.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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