C'erano (quasi) tutti i grandi CEO delle aziende tecnologiche americane all'incontro indetto da Trump all'interno della sua Trump Tower, occasione che ha visto per la prima volta contrapporsi il nuovo Presidente degli Stati Uniti e i manager delle realtà che proprio il repubblicano ha più volte punzecchiato nel corso della sua campagna elettorale, chiedendogli di spostare gran parte della loro forza lavoro all'interno del paese e non, come accade attualmente, nei mercati asiatici. "Questo è davvero un gruppo incredibile di persone" ha esordito Trump nella sala riunioni del 25esimo piano del suo grattacielo.
Tra i presenti figuravano il CEO di Amazon Jeff Bezos, Elon Musk di Tesla, Tim Cook di Apple, Sheryl Sandberg di Facebook, Larry Page ed Eric Schmidt di Alphabet (Google) e Satya Nadella di Microsoft. Assente Zuckerberg, sostituito dalla Sandberg, direttrice operativa del social network. Discorso simile per Twitter: Trump non ha invitato il social network di micro blogging. "Sono qui per aiutarvi tutti" ha spiegato Trump ai manager americani. "Non c'è nessun altro come voi nel mondo, nessuno come le persone in questa stanza. Il governo vi fornirà ogni aiuto possibile per mantenere questa situazione, saremo qui per voi". Un approccio decisamente differente da quello attuato durante la campagna elettorale, quando Trump minacciava Amazon con indagini da parte del fisco e chiedeva ad Apple di produrre gli iPhone negli Stati Uniti. Il Trump aggressivo nei confronti di queste realtà non è apparso durante incontro.
Secondo diversi esecutivi – la stampa è stata fatta uscire poco dopo il discorso iniziale – il gruppo ha parlato dell'importanza dell'educazione professionale, degli accordi commerciali con la Cina e dell'immigrazione. Secondo uno dei presenti, Trump vorrebbe organizzare incontri trimestrali con un piccolo gruppo di CEO amministrati dal suo figliastro, Jared Kushner. la riunione, durata oltre 90 minuti, ha visto la partecipazione di Donald Jr., la figlia Ivanka e il figlio Eric. "L'incontro è stato molto produttivo" ha commentato in seguito Jeff Bezos. "Ho condiviso la mia visione secondo la quale l'amministrazione dovrebbe rendere l'innovazione uno dei suoi pilastri fondamentali". Per il momento, viste le dichiarazioni iniziali di Trump, la Silicon Valley sembra aver evitato un proiettile.
