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E-care, Fastweb non rinnova il contratto: 489 esuberi a Cesano Boscone

Situazione difficile a Cesano Boscone, in provincia di Milano, dove la società di customer care E-care si vede ora costretta ad attivare la procedura di mobilità per 489 lavoratori.
A cura di Matteo Acitelli
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Situazione difficile a Cesano Boscone, in provincia di Milano, dove la società di customer care E-care si vede ora costretta ad attivare la procedura di mobilità per 489 lavoratori. Il motivo che avrebbe costretto la società di call center a questa scelta è stato il mancato rinnovo da parte di Fastweb, uno dei clienti E-care, di una commessa. La notizia è arrivata anche ai vertici di Fastweb che non hanno accettato le accuse ed hanno subito risposto alla società di Cesano Boscone spiegando che la commessa non rinnovata avrebbe impiegato un massimo di 150 persone, e non 489 come sottolineato da E-care. Inoltre sempre da Fastweb fanno sapere che la decisione di limitare l'utilizzo del servizio di customer care della società E-care era già stata annunciata nel 2012 quando Fastweb comunicò a E-care che il contratto di customer care inbound non sarebbe stato rinnovato alla scadenza di Settembre 2013. Nonostante ciò la società di telefonia avrebbe prolungato il contratto fino a Settembre 2014 per ottimizzare le attività in vista della conclusione dell'accordo tra Fastweb e E-care. Sempre per un'adeguata programmazione delle attività di fine accordo si pensò ad una ulteriore proroga fino al 31 Marzo 2015, proroga che però non venne accettata dalla società E-care.

Come si legge nella nota diffusa da Fastweb dunque "La scelta di E-care di aprire la procedura di mobilità per 489 lavoratori non può essere addebitata a Fastweb", inoltre, la decisione di attivare la procedura di mobilità per 489 lavoratori, tutti provenienti dalla stessa sede di Cesano Boscone, potrebbe portare problemi anche alle attività di teleselling che legano ancora E-care a Fastweb. La notizia dei 489 lavoratori naturalmente ha avuto un forte impatto anche sulla politica e sulla questione è così intervenuto anche il vicepresidente del consiglio regionale lombardo, Fabrizio Cecchetti che dopo aver incontrato i lavoratori ed i vertici della società di customer care ha annunciato che Martedì 21 Ottobre incontrerà l'assessore alle attività produttive Mario Melazzini per aprire un tavolo regionale di confronto tra le parti per trovare una soluzione: "La situazione è grave e non possiamo permettere la perdita di altri posti di lavoro".

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