Se oggi possiamo muoverci per le strade del mondo senza dover utilizzare quintali di carta e scomode cartine è anche grazie a Emil Kálmán. L'ingegnere, morto a 86 anni, può infatti essere considerato il padre della tecnologia Gps, per la quale ha fornito una fondamentale teoria dei sistemi alla base della navigazione satellitare. Di origine ungherese, l'uomo si è laureato e ha ottenuto un master in ingegneria al MIT, il Massachusetts Institute of Technology, per poi lavorare come ricercatore matematico presso l'Istituto di Ricerca per Studi Avanzati di Baltimora.
Kálmán ha insegnato alla Stanford University, al Centro per la teoria dei sistemi matematici dell'Università della Florida e presso l'ETH di Zurigo. Ciò che lo ha reso il padre dell'attuale tecnologia Gps è la realizzazione di una tecnica definita Kßlmßn che consiste in una tecnologia in grado di ottenere un segnale da un sistema incompleto e soggetto a rumore. Il Filtro di Kálmán sta alla base degli attuali navigatori satellitari, ma è anche utilizzato in diversi settori scientifici e nel campo dell'avionica. Il sistema fu persino adottato all'interno della missione Apollo 11, dove fu utilizzato dal sistema di navigazione per far risparmiare carburante prezioso per il ritorno dalla Luna.
Nel 1974 Kálmán ha ottenuto la IEEE Medal of Honor per "i moderni metodi avanguardisti nella teoria dei sistemi, compresi i concetti di controllabilità, osservabilità, filtraggio e strutture algebriche". Ma anche il Kyoto Prize (1985), il Leroy P. Steele Prize dell’American Mathematical Society, il Bellman Prize (1997) e il Charles-Stark-Draper-Preis (2008). Era membro delle Accademie delle Scienze negli Usa, in Ungheria, in Francia e in Russia. Nel 2009 il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama gli ha conferito la Medaglia Nazionale della Scienza.
