Fra sei giorni Facebook spegnerà ben dieci candeline. E' quasi passato un decennio da quando un giovane Mark Zuckemberg ha dato la vita alla sua prima creazione, di certo totalmente ignaro successo (ed i soldi) che avrebbe ottenuto il suo social network. Da quando è nato Facebook, oltre 1,2 miliardi di persone si sono connesse giornalmente alla piattaforma, e diversi settori relativi all'intrattenimento, al media marketing ed al mondo dei dispositivi mobili, si sono trovati nella condizione di doversi adattare e cambiare radicalmente per poter seguire il successo ottenuto dal network di Zuck. Dieci anni nel corso dei quali sempre più persone hanno speso parte del proprio tempo libero incollati a computer, smartphone o tablet, condividendo, commentando e, perchè no, conoscendosi.
Proprio in occasione del decimo compleanno di Facebook, il Time ha avuto l'idea di realizzare un vero e proprio contatore (accessibile cliccando qui) che, associato al profilo di ogni utente e grazie all'inserimento di poche indispensabili informazioni, sarà in grado di conteggiare il tempo "perso" sul social network.
Il funzionamento è molto semplice. Prima di dar via al conteggio, che potrebbe impiegare alcuni minuti, il contatore chiede all'utente di inserire il tempo medio che, giornalmente, passa navigando su Facebook, si tratta di un dato statistico molto importante ai fini di un calcolo preciso, che avviene valutando il numero esatto dei post pubblicati dall'utente a partire dal primo giorno di attività nella piattaforma, valutato a sua volta in base alla data relativa al primo post sul social network.
Ovviamente si tratta di un calcolo statistico medio, i cui risultati possono essere altamente precisi, purché si riesca ad inserire la corretta quantità di tempo trascorsa giornalmente su Facebook: una variabile che in effetti renderebbe il contatore del tutto inesatto per gli utenti che sono assiduamente connessi alla piattaforma.
Non è la prima volta che gli sviluppatori si preoccupano di realizzare applicazioni in grado di contare il tempo passato sul social network: sono da tempo disponibili diverse estensioni per Chrome, il browser di Google, che giorno dopo giorno ed in tempo reale, cronometrano il "tempo perso" sul Facebook.
Insomma, la morale è una: eccetto il caso in cui si lavori proprio con il social network di Zuckemberg, è meglio rendersi realmente conto di quanto la "mania per la condivisione e la connettività" influenzi le giornate ed il tempo libero di ognuno di noi, in modo da evitare che il tempo passato a stringere amicizie e conoscenze virtuali, non superi il tempo dedicato ai veri e propri rapporti umani.