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Ecco il testo del Freedom of Information Act, la legge sulla trasparenza della PA

Qualche giorno fa il governo ha approvato il Ddl che istituisce anche in Italia il Freedom of Information Act. Il testo della nuova legge ha mantenuto molte delle promesse fatte dal governo. Unico aspetto che differisce dalla versione promessa dal governo è quello che riguarda le sanzioni a carico di quelle autorità che negassero di dare seguito alla richiesta di informazioni.
A cura di Francesco Russo
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Qualche giorno fa il governo, nell'ultimo Consiglio dei Ministri, ha approvato il Ddl che istituisce anche in Italia il Freedom of Information Act, la legge che prevede l'accesso per tutti i cittadini alle informazioni relative alla Pubblica Amministrazione. Approvazione salutata come molto positiva, ancor prima di conoscere il testo della nuova legge. Ora, a distanza di qualche giorno, si conosce qualcosa di più del testo, anche se ancora non è la versione ufficiale. Un testo che contiene molte delle considerazioni fatta da Fanpage.it, tra cui l'assenza dell'aspetto sanzionatorio per le autorità che si rifiutassero di dare seguito alle richieste del cittadino. Rappresenta comunque un passo avanti per l'Italia che si adegua da questo punto di vista insieme ad altre decine di paesi nel mondo.

La nuova legge sul Freedom of Information Act, altrimenti chiamata anche FOIA, non è stata ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, per questo motivo il testo che si conosce non è ancora da considerarsi ufficiale ma è sicuramente molto vicino alla versione definitiva della legge. Dal momento della pubblicazione, le amministrazioni pubbliche avranno 6 mesi di tempo per adeguarsi, quindi per attrezzarsi a rispondere alle richieste dei cittadini. Secondo queste tempistiche, la legge sarà effettiva entro l'anno.

Il testo che viene adesso vagliato dagli esperti pare abbia di fatto mantenuto tutte le promesse del governo, la nuova legge offre davvero la possibilità ai cittadini di entrare a conoscenza di qualsiasi informazione riguardi la PA. Ai cittadini è riconosciuta anche la possibilità di accedere alle informazioni anche nel caso in cui l'autorità dovesse negare l'accesso, una strada stragiudiziale comunque gratuita.

Come già evidenziato nel momento in cui il governo si apprestava ad approvare la nuova legge, resta un aspetto che differisce dalla versione promessa dal governo e cioè quello che riguarda le sanzioni a carico di quelle autorità che negassero di dare seguito alla richiesta di informazioni da parte di un cittadino. Il testo prevede sì sanzioni, ma non nel modo in cui le chiedeva ad esempio Foia4Italy. Ma nonostante questo, anche le associazioni che fanno capo proprio a Foia4Italy hanno espresso soddisfazione non appena letto il testo della nuova legge.

In dettaglio la legge prevede molte delle richieste avanzate proprio da Foia4Italy, tra le quali: l'eliminazione del "silenzio-diniego"; l’eliminazione dell’obbligo per i richiedenti di identificare “chiaramente” i documenti oggetto dell’istanza di accesso; il riconoscimento della gratuità dell’accesso in formato elettronico e cartaceo, limitando il rimborso ai costi documentati per “riproduzione su supporti materiali”; la previsione di linee guida operative che orienteranno le amministrazioni in un’omogenea e rigorosa applicazione delle nuove norme.

L'attenzione adesso passa alla fase successiva, ossia quella relativa all'effettiva attuazione della legge che dovrà superare eventuali casi di resistenza da parte delle amministrazioni ed eventuali ostacoli. Da questo punto di vista si attendono le linee guida ANAC che dovrebbero evitare l'insorgere di eventuali scorciatoie per le amministrazioni che non sono certo abituate alla trasparenza come impone la nuova legge.

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