Uno dei rumor più apprezzati riguardo il nuovo iPhone, era sicuramente quello che lo vedeva con uno schermo più grande del modello attuale. Questa novità però avrebbe avuto un'importante conseguenza, cosa che avrebbe spinto lo stesso Steve Jobs a fare un passo indietro. Leggiamo assieme il perchè.
Per capire a fondo il probiema, è importante far chiarezza su sue punti fondamentali: i PPI e la frammentazione di mercato.
- I pixel per pollice rappresentano la quantità di informazioni grafiche che possono essere rese da un dispositivo di output su una linea lunga un pollice (circa 2,54 cm). Per non entrare troppo nel tecnico, è una caratteristica dei display molto importante, che nasce dal rapporto tra risoluzione e dimensione dell'area di visualizzazione.
- Per Steve Jobs era di fondamentale importanza evitare che si venisse a creare una frammentazione di mercato, tipica di Android, influenzata dalle diverse necessità di sviluppo in base ai diversi dispositivi disponibili.
Pensando superficialmente a questi due fattori, è palese pensare che in effetti non è detto che se Apple avesse introdotto un iPhone con uno schermo più grande si sarebbe frammentato il mercato, ma ragionandoci questa ottica cambierebbe radicalmente.
Una delle caratteristiche fondamentali del'iPhone 4 (e del 4S) è senza dubbio il Retina Display, la cui marcia in più è sicuramente l'altissima densità di pixel per pollice: grazie alla risoluzione di 960×640 in 3,5", il Retina Display riesce ad ottenere ben 326ppi. E' palese pensare che, nel caso in cui Apple introduca un iPhone con uno schermo più grande, voglia mantenere (o addirittura migliorare) tale densità, il chè porterebbe alla necessità di aumentare la risoluzione nativa del sistema operativo e quindi delle applicazioni.
Questo aumento di risoluzione, che ad esempio su un 4" dovrebbe arrivare a 1280×720, porterebbe alla tanto "odiata" frammentazione di mercato: gli sviluppatori infatti, per riuscire a mantenere la retrocompatibilità con i dispositivi più vecchi, si troverebbero costretti a sviluppare le proprie applicazioni a risoluzioni differenti (che è esattamente quello che si è verificato con l'introduzione dell'iPad, con la differenza però che in questo caso si tratta di dispositivi che appartengono alla stessa fascia di mercato): cosa non impossibile certo, ma che renderebbe più lento e macchinoso lo sviluppo e soprattutto la distribuzione delle applicazioni.
Tutto questo ragionamento alla fine non può che dare conferma al rumor secondo il quale è stato lo stesso Jobs a rifiutare di rilasciare un iPhone con uno schermo più grande, e ci lascia sicuramente dubbiosi su questa possibilità.
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