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Facebook acquista Pebbles, startup specializzata nel riconoscimento dei gesti

Dopo aver acquisito nel marzo dello scorso anno Oculus VR, Facebook continua ad interessarsi alla realtà virtuale e ha acquisito in questi giorni, proprio attraverso Oculus, anche Pebbles Interfaces, una startup israeliana specializzata nel riconoscimento dei gesti.
A cura di Francesco Russo
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Dopo aver acquisito nel marzo dello scorso anno Oculus VR, azienda americana specializzata nella realtà virtuale e produttrice di Oculus Rift, lo schermo abilitato per la stereoscopia 3d, Facebook continua ad interessarsi alla realtà virtuale e ha acquisito in questi giorni anche Pebbles Interfaces, una startup israeliana specializzata nel riconoscimento dei gesti. L'operazione, così come riporta il Wall Street Journal, dovrebbe concludersi, tra Oculus e la startup israeliana, attorno ad una cifra pari a 60 milioni di dollari, una cifra non confermata a livello ufficiale ma riportata da fonti vicine alla startup israeliana.

Con questa acquisizione dunque Facebook continua il suo percorso verso la realtà virtuale con un progetto che adesso comincia a delinearsi sempre di più, infatti quello che realizza Pebbles è l'elemento essenziale che ancora mancava.

Pebbles permette il controllo dei gesti

Quello che permette Pebbles è di offrire agli utenti la possibilità di poter avere il controllo delle proprie mani e delle proprie dita nella realtà virtuale. Questo sistema permette quindi agli utenti di poter interagire con gli oggetti in una situazione di realtà virtuale, incrementando, e di molto, il livello di interazione che adesso si viene a creare tra gli utenti e gli ambienti circostanti. L'esperienza di realtà virtuale da questo punto di vista diventa ancora più "vera".

Pebbles e Oculus hanno già avuto modo di collaborare prima di questa acquisizione, infatti la startup israeliana ha integrato il software di Oculus per far vivere l'esperienza del controllo dei gesti all'interno della realtà virtuale.

Pebbles Interfaces nasce nel 2010 a Kfar-Saba, 25 chilometri da Tel Aviv e utilizza sistemi ottici avanzati insieme a sistemi di sensori e algoritmi che hanno portato ad accrescere l'esperienza di realtà virtuale. Tra tutte le startup che si sono interessate negli anni alla realtà virtuale, Pebbles è quella che ha avuto il minor numero di finanziamenti. Nel 2011 ricevette un round da 450 mila dollari, mentre nel 2013 chiuse un round più sostanzioso da 11 milioni di dollari che vedeva come investitori anche nomi come Bosch, SanDisk e Xiaomi.

Questo di Oculus è la sesta acquisizione, l'azienda è stata a sua volta acquisita da Facebook nel marzo del 2014 per 2 miliardi di dollari.

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