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Facebook, notizie pubblicate direttamente sul social network: primi test nei prossimi mesi

Dalle pagine del The New York Times arrivano nuove indiscrezioni sulla volontà di ospitare all’interno del social network alcuni contenuti realizzati dalle redazioni di diversi siti web come The New York Times, Guardian, BuzzFeed e il National Geographic.
A cura di Matteo Acitelli
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Dalle pagine del The New York Times arrivano nuove indiscrezioni sulla volontà di ospitare all'interno del social network alcuni contenuti realizzati dalle redazioni di diversi siti web come The New York Times, Guardian, BuzzFeed e il National Geographic. Come riporta la fonte, Mark Zuckerberg ed il suo team sono in trattative con diverse testate giornalistiche per trovare un accordo per avere contenuti esclusivi ed articoli informativi da pubblicare su Facebook che consentiranno di accelerare il processo di distribuzione degli articoli ed offrire più servizi agli utenti. La notizia ha fin dai primi rumor diviso il mondo dell'editoria: da una parte quelli favorevoli ad una partnership con Facebook che vanta una piattaforma con oltre 1,4 miliardi di utenti e dall'altra quelli più scettici che hanno paura di perdere ricavi da questa eventuale collaborazione.

Postare notizie direttamente su Facebook significherebbe perdere una mole importante di dati sugli utenti rendendo più difficile il monitoraggio degli interessi dei lettori, utile per offrire pubblicità mirate. Inoltre, soprattutto in America, diverse testate giornalistiche utilizzano abbonamenti online per la lettura degli articoli, questi dovranno dunque valutare se la proposta di Zuckerberg è in grado di compensare le perdite legate al traffico sul sito web del giornale. Ora gli editori e Facebook sono in contatto per discutere tutti i dettagli dell'operazione, staremo a vedere nei prossimi mesi se il colosso di Menlo Park sarà in grado di ospitare contenuti esclusivi realizzati da partner come The New York Times, Guardian, BuzzFeed e il National Geographic, sicuramente una funzionalità che piacerà ai lettori che non saranno più costretti ad uscire dal social network per leggere una notizia.

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