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Opinioni

Facebook paga le star di Vine e YouTube per realizzare dirette video

Non solo testate e celebrità. Per sponsorizzare le proprie dirette in streaming Facebook starebbe pagando anche star di Vine e YouTube, chiedendogli di utilizzare più spesso lo strumento Facebook Live con il quale realizzare video in streaming all’interno del social network.
A cura di Marco Paretti
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Non solo testate e celebrità. Per sponsorizzare le proprie dirette in streaming Facebook starebbe pagando anche star di Vine e YouTube, chiedendogli di utilizzare più spesso lo strumento Facebook Live con il quale realizzare video in streaming all'interno del social network. Oltre ai giornali più seguiti e ai Vip, per i quali l'azienda di Menlo Park avrebbe già speso 50 milioni di dollari, Facebook punta anche sugli inflencer già impegnati nella produzione di video su altre piattaforme, come YouTube di Google e Vine di Twitter. In questo caso si parla di decine di migliaia di dollari a singolo video.

Nel caso di John Paul Piques, star di Vine, Facebook avrebbe per esempio pagato 119.000 dollari per fargli pubblicare almeno cinque video in diretta nel corso dei prossimi due mesi. In pratica, il social network ha pagato 24.000 dollari per ogni video in streaming. Piques è peraltro solo uno degli oltre venti influencer coinvolti dall'iniziativa. Il più pagato secondo il The Wall Street Journal è Ray William Johnson, che nel corso dei prossimi sei mesi potrebbe ottenere fino a 224.000 dollari effettuando dirette video sponsorizzate su Facebook.

"Questi accordi non rappresentano una strategia per rubare le star a Vine e YouTube" ha spiegato Justin Osofsky, vice president di Facebook. Senza dubbio, però, nel corso dei prossimi anni il focus principale del social network di Zuckerberg sarà sicuramente sui video e creare una base composta dai creativi più famosi del web gli consentirà di ottenere maggiore visibilità nel panorama online, anche a confronto del colosso YouTube. Quest'ultimo continua comunque a restare appetibile per chi crea contenuti, anche in virtù della recente introduzione del servizio Red, che chiede agli utenti di abbonarsi per visualizzare determinati contenuti. Vine, invece, ha sempre faticato a far guadagnare le proprie star, elemento che le renderebbe una preda appetibile per Facebook.

Il social network ha risposto con una nota divulgata da Justin Osofsky, VP, Global Operations & Media Partnerships di Facebook:

A Marzo abbiamo annunciato che stiamo testando diversi modi per sostenere i partner che cominciano a sperimentare Facebook Live. Abbiamo un primo programma beta per un numero relativamente piccolo di partner che comprende una vasta gamma di tipi di contenuto dalle regioni di tutto il mondo. Come parte di questo programma di test pilota stiamo lavorando con questi partner per offrire un sostegno finanziario temporaneo per promuovere la sperimentazione di questo nuovo formato. I membri del programma beta sono stati scelti sulla base di una serie di diversi fattori, tra cui: i partner che hanno avuto la capacità di produrre e testare una varietà di programmazione dal vivo con facilità; partner che avevano già sperimentato dal vivo e avuto un certo successo in anticipo; le figure pubbliche partner di Facebook che hanno già dimostrato interesse per fare Live con l’app Facebook Mention; e i partner che hanno delle case rilevanti sull’uso di Live, quali ad esempio le ultime news, e Q&A condotti da personaggi celebri. Abbiamo voluto invitare una vasta gamma di partner in modo che potessimo ottenere un feedback da una varietà di organizzazioni diverse su cosa funziona e cosa no.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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