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Facebook punta agli occhiali per la realtà virtuale e aumentata

Nel corso della conferenza che ha dato il via all’annuale appuntamento organizzato da Facebook, l’F8, Mark Zuckerberg ha avuto modo di parlare di quella che lui stesso ha definito “la timeline dell’azienda per i prossimi 10 anni”. Compresi un paio di occhiali in grado di sfruttare la realtà virtuale e aumentata.
A cura di Marco Paretti
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Nel corso della conferenza che ha dato il via all'annuale appuntamento organizzato da Facebook, l'F8, Mark Zuckerberg ha avuto modo di parlare di quella che lui stesso ha definito "la timeline dell'azienda per i prossimi 10 anni". Una serie di obiettivi che il social network cercherà di raggiungere attraverso le piattaforme esistenti e le tecnologie in sviluppo. Tra queste, ovviamente, figurano due dei trend attualmente più spinti dall'azienda: la realtà virtuale e la realtà aumentata. Secondo Zuckerberg, in futuro queste due realtà convergeranno in un unico dispositivo le cui forme saranno del tutto simili a quelle di un paio di occhiali.

"Nei prossimi 10 anni le forme si faranno sempre più piccole e, alla fine, avremo dei normalissimi occhiali che potranno supportare sia la realtà virtuale che quella aumentata" ha spiegato Zuckerberg sul palco della conferenza. "Quest'ultima vi consentirà di osservare il mondo, ma anche di sovrapporre elementi digitali. In questo modo tutti i prodotti attuali, come le televisioni, diventeranno semplicemente un'applicazione da 1 dollaro da scaricare dallo store della realtà aumentata". Un obiettivo estremamente complesso da raggiungere, ma sul quale Zuckerberg è fiducioso: "Proveremo a raggiungerlo entro i prossimi 10 anni".

Anche Palmer Luckey, creatore degli Oculus Rift acquisiti da Facebook nel 2014, ha predetto che un giorno i visori per la realtà virtuale e aumentata si fonderanno in un unico dispositivo che la gente si porterà dietro come un paio di occhiali. Per arrivare a questo, però, ci vorrà ancora del tempo. Basti pensare alle soluzioni attualmente sul mercato: Oculus Rift sfrutta un visore piuttosto grosso e deve essere collegato al PC con diversi cavi, mentre HoloLens di Microsoft – il visore per la realtà aumentata più promettente – è grosso e ingombrante, decisamente lontano da un paio di semplici occhiali. A giudicare dalla brutta sorte dei Google Glass, peraltro, il compito di convincere le persone ad indossare gli occhiali intelligenti può essere più difficile del previsto.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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