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Feeding Forward, l’applicazione per portare il cibo in eccesso ai senzatetto

Utilizzare la tecnologia per portare cibo a chi ne ha più bisogno. È l’obiettivo di Feeding Forward, un’applicazione sviluppata da una donna della California che ha già aiutato a sfamare 600 mila senzatetto.
A cura di Marco Paretti
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Feeding Forward

Utilizzare la tecnologia per portare cibo a chi ne ha più bisogno. È l'obiettivo di Feeding Forward, un'applicazione sviluppata da una donna della California che ha già aiutato a sfamare 600 mila senzatetto. L'idea dell'innovativo servizio è nata tre anni fa, quando Komal Ahmad frequentava ancora l'università della California: un giorno ha incontrato un senzatetto e gli ha offerto il pranzo, scoprendo che si trattava di un ex soldato tornato dall'Iraq solo per trovarsi in una situazione finanziaria disastrosa. Un'esperienza che ha spinto la giovane donna – ora 25enne – a cercare una soluzione al problema dello spreco di cibo.

L'applicazione, infatti, si basa proprio su questo: recuperare gli scarti e gli avanzi da luoghi come scuole o edifici pubblici per poi offrirli a chi non ha modo di comprare del cibo. "Lo spreco di cibo è il problema più stupido del mondo" ha spiegato la Ahmad. "La fame è terribile, ovunque. Ma in America, il paese più prosperoso ed industrializzato del mondo, non dovrebbe esistere". Per capire la quantità di cibo sprecato ogni giorno negli USA, la giovane imprenditrice spiega che ci si potrebbe riempire uno stadio intero, fino agli spalti più alti. Un problema risolvibile con una semplice applicazione: Feeding Forward.

Il funzionamento è semplice: chi ha eccesso di cibo può segnalarlo attraverso l'applicazione, la quale notificherà gli autisti nelle vicinanze che procederanno alla raccolta dei generi alimentari. A questo punto i prodotti saranno recapitati a chi ne ha più bisogno, attraverso i centri di assistenza o direttamente ai senzatetto. Attualmente il servizio è operativo nell'area di San Francisco, dove la start-up ha fornito cibo a circa 575 mila persone. Grazie ad una forte copertura mediatica, la Ahmad è stata contattata da diversi paesi interessati ad implementare l'applicazione anche sul loro territorio, come Nairobi, Bangalore e Hong Kong. "Non mi aspettavo che avesse così successo" ha commentato l'ideatrice.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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