Una corte criminale di Parigi ha imposto ad Uber il pagamento di una multa di 800.000 euro a causa del servizio low cost UberPop, bandito dal paese nel 2014 dopo le numerose proteste delle associazioni di tassisti. Anche due manager di Uber Francia, il CEO Thibaud Simphal e il general manager Pierre-Dimitri Gore-Coty, sono stati multati rispettivamente per 20.000 e 30.000 euro. Lo riporta l'agenzia francese BFM TV, spiegando che il servizio di auto con conducente è stato accusato di aver offerto un servizio illegale e di aver gestito in maniera poco trasparente le informazioni personali di autisti e passeggeri.
UberPop è finito al centro di una grande polemica a causa delle continue proteste delle associazioni di tassisti, convinti che i metodi operativi di Uber possano mettere a rischio il mercato dei taxi. UberPop, in particolare, consentiva a chiunque di trasportare persone attraverso l'applicazione di Uber utilizzando la propria macchina, non sottostando quindi alle regolamentazioni che generalmente caratterizzano le operazioni di taxi e servizi di noleggio con conducente. Il servizio è stato quindi reso illegale in Francia e i due manager sono stati arrestati con l'accusa di aver operato un business illecito.
Le unioni di tassisti chiedevano una multa di 100 milioni di euro e l'incarcerazione dei due manager di Uber. La corte ha però respinto queste richieste, insieme a quella che avrebbe voluto impedire ai due uomini di gestire qualsiasi tipo di azienda in Francia per cinque anni. Anche in Italia UberPop è stato sospeso lo scorso maggio dal Tribunale di Milano con l'accusa di concorrenza sleale. Attualmente in Italia è disponibile solo il classico Uber Black, che però è caratterizzato da costi nettamente più alti rispetto alla versione "popolare" o al più economico UberX, disponibile solo in alcuni paesi.