General Motors ha annunciato di voler concludere l'acquisizione di Cruise Automation, startup californiana impegnata nello sviluppo di veicoli autonomi, per 1 miliardo di dollari. L'idea della realtà di San Francisco che ha convinto il colosso automobilistico è quella di modificare le automobili esistenti rendendole autonome e, di conseguenza, in grado di guidarsi da sole. Un concetto che nel corso degli ultimi anni ha garantito a Cruise Automation la raccolta di circa 20 milioni di dollari da investitori privati. Il valore dell'operazione si aggira intorno ad 1 miliardo di dollari in contanti e azioni, circa 10 volte la valutazione dell'azienda.
"General Motors condivide con noi la visione del rilascio dei veicoli autonomi su larga scala" ha spiegato Kyle Vogt, fondatore e CEO di Cruise Automation. "Hanno una visione chiara e vivida". L'acquisizione, la cui chiusura è attesa per il secondo trimestre dell'anno, porterà ad un aumento considerevole del numero dei dipendenti, il cui nucleo attualmente esistente – si parla di circa 40 lavoratori – rimarrà comunque nella sede di San Francisco. "Siamo qui per vincere" ha commentato Dan Ammann, presidente di GM. "Siamo molto emozionati e abbiamo una visione molto chiara".
Da ormai diverso tempo General Motors è impegnata nello studio di nuovi approcci alle macchine che si guidano da sole, volontà che si è concretizzata nella costruzione di un centro di ricerca e sviluppo, nella partnership con Lyft e, appunto, nell'acquisizione di Cruise. GM vende circa 10 milioni di automobili ogni anno, di cui 3 milioni solo negli Stati Uniti. Nel corso dei prossimi due anni il colosso americano avrà la possibilità di inserire la tecnologia all'interno delle sue macchine: una tabella di marcia ben più rapida di quella di Google, che non prevede il rilascio delle sue Google Car entro 10 anni.