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Google contro il “revenge porn”: rimuoverà dai risultati delle ricerche i link segnalati

Con un post pubblicato sul blog ufficiale di Google, il team di Mountain View informa tutti gli utenti che a partire dai prossimi mesi sarà possibile richiedere la rimozione dai risultati delle ricerche di tutti quei link che portano verso materiale considerato “revenge porn”.
A cura di Matteo Acitelli
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Con un post pubblicato sul blog ufficiale di Google, il team di Mountain View informa tutti gli utenti che a partire dai prossimi mesi sarà possibile richiedere la rimozione dai risultati delle ricerche di tutti quei link che portano verso materiale considerato "revenge porn" cioè la vendetta porno che sempre più spesso viene messa in pratica da ex compagni e fidanzati attraverso la pubblicazione online di foto e video di nudo o sesso esplicito che vengono condivisi in rete senza l'autorizzazione dell’ex partner. Così, dopo il modulo di Google per il "diritto all'oblio", presto sarà disponibile un nuovo form dedicato alla rimozione di link contenenti "revenge porn". Gli sviluppatori di Google sono al lavoro per contrastare questo fenomeno e sperano che la rimozione dei link dalle SERP del noto motore di ricerca sia un'iniziativa in grado di sfavorire l'avanzata di questo fenomeno.

Negli ultimi mesi sono diversi i siti web che ospitano contenuti di questo tipo, alcuni dei quali richiedono anche una somma da pagare per la rimozione dei contenuti dal proprio archivio. Naturalmente Google offrirà la rimozione dei link presenti nei risultati di ricerca gratuitamente: "Abbiamo ascoltato molte storie problematiche sul “revenge porn”: un ex partner cerca di umiliare pubblicamente una persona condividendo le loro immagini private oppure gli hacker rubano le immagini dagli account delle vittime e le distribuiscono. Alcune di queste possono essere anche utilizzate su siti di “sextortion”, che forzano a pagare per la rimozione". Come spiega il Senior Vice President di Google Search, Amit Singhal: "Le immagini di revenge porn sono molto personali e possono danneggiare emotivamente, finendo solo con il degradare le vittime. Così, da ora in avanti, accoglieremo le richieste per la rimozione dalle ricerche Google delle immagini di nudo o di sesso esplicito pubblicate senza autorizzazione".

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