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Google, depositato un brevetto per un dispositivo indossabile contro il cancro

I vertici di Google hanno depositato un nuovo brevetto presso la World Intellectual Property Organization (WIPO) per un nuovo dispositivo indossabile in grado di rilevare la presenza di cellule tumorali all’interno del sangue.
A cura di Matteo Acitelli
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Google, oltre ad offrire ai propri utenti il noto motore di ricerca e le decine di servizi online come Gmail, Inbox ed il social network Google Plus, è attivo anche su altri settori come quello della ricerca medica, lo ha già dimostrato in più occasioni con il progetto Calico, lo studio di lenti a contatto contro il diabete e attraverso Google Ventures, il ramo di investimenti del colosso di Mountain View. I vertici di Google hanno infatti incaricato il presidente e managing partner Bill Maris di investire 425 milioni di dollari nel corso del 2015 sulla ricerca per contrastare l'invecchiamento e stanno selezionando progetti e startup per rallentare l'invecchiamento e prolungare la vita. Ora Google ha depositato un nuovo brevetto presso la World Intellectual Property Organization (WIPO) per un nuovo dispositivo indossabile in grado di rilevare la presenza di cellule tumorali all’interno del sangue.

Questo speciale wearable device in sviluppo presso gli uffici di Mountain View sarà in grado di agire direttamente su enzimi, ormoni e altre molecole dannose per l’organismo e potrà dunque diventare un ottimo strumento per contrastare il cancro e rallentare il progredire di patologie come il morbo di Parkinson. Al momento si tratta solo di un brevetto, i tecnici di Google sottolineano che per questo prodotto sono necessari almeno altri cinque anni di lavoro, la tecnologia in uso è ancora sperimentale e ci vorrà ancora un po' per perfezionare lo strumento ed ottenere tutti i permessi per l’utilizzo come strumento medico. Inizialmente questo dispositivo indossabile sarà utile per individuare eventuali problemi di salute per poi essere supportato dalla tradizionali cure. Questo nuovo brevetto sottolinea ancora una volta il grande interesse di Google non solo per il Web ma anche per la salute delle persone.

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