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Google, l’attendibilità dei siti web si misurerà sui fatti e non sui link

Google starebbe studiando un nuovo algoritmo che punterebbe a classificare i siti web, quindi la loro attendibilità, non più sulla quantità dei link in entrata come è stato fino ad oggi, ma sui fatti e cioè sulla veridicità delle notizie e delle informazioni in essi contenute.
A cura di Francesco Russo
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Google starebbe studiando un nuovo algoritmo che punterebbe a classificare i siti web, quindi la loro attendibilità, non più sulla quantità dei link in entrata come è stato fino ad oggi, ma sui fatti e cioè sulla veridicità delle notizie e delle informazioni in essi contenute. E' questo il progetto sui cui sta lavorando un gruppo di ricercatori di Google che punta ad evidenziare il numero di informazioni false con cui classificare l'attendibilità di un sito. Più vi sono informazioni non corrette e quindi false, più un sito viene considerato inaffidabile. Tradotto, significa che la presenza del sito sul motore di ricerca sarà sempre più bassa.

Attualmente la classificazione dei siti avviene sulla base dei link, quindi in base alla popolarità posizionando in alto, nel motore di ricerca, le pagine che contengono più link e che vengono visitate di più. Se questo studio dovesse trovare un'applicazione concreta, allora sarebbe una vero rivoluzione. Lo studio è stato pubblicato sul sito scientifico Arvix.org un report è stato pubblicato su New Scientist. Secondo questo studio, ad ogni sito verrà assegnato un punteggio che verrà elaborato dal numero di notizie e informazioni false contenute all'interno di ogni sito. L'affidabilità prenderebbe il posto della popolarità, disegnando quindi un nuovo scenario.

E per determinare l'affidabilità dei siti, l'algoritmo elaborato confronta le affermazioni e i fatti presenti all'interno di una pagina con il Knowledge Vault, l'enorme archivio automatico che il colosso di Mountain View sta costruendo che contiene ormai 1,6 miliardi di fatti verificati. "Invece che contare i link in entrata" scrivono i ricercatori "il sistema conta il numero di fatti non corretti all'interno della pagina. Una fonte che ha pochi fatti falsi è considerato affidabile".

L'idea di questo nuovo algoritmo è solo allo studio e non è ancora online, e in relazione a questo non si conoscono altri dettagli.

Fino ad oggi esisteva un'applicazione per Chrome che indicava il valore di un sito dal punto di vista della veridicità delle informazioni e si chiamava Lazy Truth, ma adesso sembra non funzionare più.

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