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Google penalizzerà i siti web con pubblicità fastidiose

Il team di ingegneri di Google ha da poche ore annunciato che a partire dal prossimo 10 gennaio tutti i siti web che contengono un numero eccessivo di pop-up e pubblicità interstiziali verranno penalizzati dai risultati di ricerca.
A cura di Matteo Acitelli
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Il team di ingegneri di Google ha da poche ore pubblicato sul blog ufficiale del noto motore di ricerca un post per informare tutti i webmaster che a partire dal prossimo 10 gennaio tutti i siti web che contengono un numero eccessivo di pop-up e pubblicità interstiziali, ovvero quei banner pubblicitari che richiedono la chiusura tramite un click sulla X, verranno penalizzati dai risultati di ricerca.

L'obiettivo dei responsabili al lavoro sull'algoritmo che regola i risultati del popolare motore di ricerca è quello di favorire i siti ottimizzati per smartphone che troppo spesso offrono numerosi banner che rovinano l'esperienza d'uso da dispositivi mobile. Oltre alla difficolta di trovare il tasto necessario a chiudere una pubblicità, infatti, la presenza di numerose inserzioni incide sul caricamento della pagina e causa un consumo eccessivo di traffico dati.

Per tentare di ridurre il numero di portali che offrono pubblicità fastidiose Google ha pensato di introdurre nuove regole che incideranno sulla presenza dei siti web all'interno della SERP, nel dettaglio, come riportato nel blog: "Google abbasserà il posizionamento di tutti quei siti i cui contenuti non sono facilmente accessibili". Come sottolineato dai responsabili dell'azienda di Mountain View la novità non riguarderà i pop-up informativi sull’utilizzo dei cookies o avvisi per effettuare il login ad un portale.

L'algoritmo che regola i risultati di ricerca su Google fino al 2014 prendeva come unica informazione per decretare il posizionamento di una pagina i contenuti presenti all'interno di ogni singolo link, una procedura che nel corso degli ultimi anni è stata rivista e migliorata con numerosi paramenti tra cui l'accessibilità, l'ottimizzazione per smartphone e l'utilizzo del protocollo "https".

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