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Huawei prevede un mondo senza morte e governato dalle macchine

Il colosso cinese Huawei prevede un mondo dove le persone vivono per sempre, i morti continuano ad esistere nei computer e i robot cercano di uccidere gli umani. Sono alcuni degli scenari ipotizzati dall’azienda per cercare di prevedere i trend futuri e le nuove possibilità di business.
A cura di Marco Paretti
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Il colosso cinese Huawei prevede un mondo dove le persone vivono per sempre, i morti continuano ad esistere nei computer e i robot cercano di uccidere gli umani. Sono alcuni degli scenari ipotizzati dall'azienda per cercare di prevedere i trend futuri e le nuove possibilità di business, un approccio che ha portato l'azienda a prendere come esempio opere di fantasia del calibro di Matrix, il celebre film fantascientifico dove le macchine hanno preso il sopravvento sull'umanità. Lo ha spiegato il presidente della linea di smartphone, Kevin Ho, durante la conferenza CES Asia di Shangai.

"Fame, povertà, malattie e persino la morte potrebbero non essere un problema nel 2035″ ha spiegato Ho. "Nel futuro potremmo essere in grado di acquistare capacità di calcolo per realizzare dei nostri surrogati, passando dal mondo reale a quello digitale". In questo modo, secondo Huawei, i ragazzi del futuro potrebbero chattare su WeChat con i loro nonni morti, grazie alla possibilità di "scaricare" la coscienza umana in un computer. Una tecnologia che richiederebbe un grande impegno da parte di aziende come Huawei, che in questo futuro ci vede grandi possibilità di business.

"Un volume di download simile supere i livelli attuali consentiti" ha continuato Ho. "Nel futuro una procedura del genere richiederebbe oltre 15.000 Zettabyte – circa 13 miliardi di Terabyte – quindi rappresenterebbe un incremento notevole rispetto alle attuali capacità di memorizzazione". Un approccio futuristico di questo tipo è largamente condiviso da molte aziende americane, ma difficilmente si può dire lo stesso delle realtà cinesi. "Diverse opere di fantascienza mi hanno spinto a pensare in questo modo. Molti di questi racconti mostrano mondi dove la tecnologia distrugge la società umana" ha concluso Ho. "Abbiamo bisogno di più sicurezze. Autenticazioni, protezioni migliori e difese remote. Noi stiamo sviluppando tutto questo".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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