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Idrowash, una tecnologia ecologica (e italiana) per pulire ogni tipo di superficie

Recuperare edifici e pavimentazioni rovinati da polvere e sporcizia senza dover ricorrere alla ristrutturazione completa. È l’idea di Alessandro e Marco Florio, rispettivamente 31 e 29 anni, che nel 2013 hanno lasciato i propri posti di lavoro per lanciarsi nello sviluppo di Idrowash, una tecnologia sostenibile ed economica per la pulizia di ogni tipo di superficie.
A cura di Marco Paretti
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Idrowash

Recuperare edifici e pavimentazioni rovinati da polvere e sporcizia senza dover ricorrere alla ristrutturazione completa. È l'idea di Alessandro e Marco Florio, rispettivamente 31 e 29 anni, che nel 2013 hanno lasciato i propri posti di lavoro per lanciarsi nello sviluppo di Idrowash, una tecnologia sostenibile ed economica per la pulizia di ogni tipo di superficie. Pietra, marmo, bronzo, ceramica, vetro, etc; basta utilizzare acqua a pressione fredda e persino piovana per recuperare senza l'utilizzo di agenti chimici strade, edifici, pavimenti, cancelli e altre tipologie di superfici.

Il primo esemplare di Idrowash arriva dopo 18 mesi di progettazione e raccoglie subito l'attenzione degli addetti ai lavori. Gli elementi vincenti sono due: è ecologico ed economico, perché non richiede detergenti e permette di ripristinare lo stato degli spazi senza per forza rifarli da capo. Il primo cliente è stato un industriale sponsor di una squadra di Serie A, ma il prodotto ha in poco tempo fatto conoscere i due ragazzi in tutto il mondo: su Facebook il video di presentazione è stato visto da oltre 50 mila utenti, mentre il sito web raccoglie ormai migliaia di visite al mese. Le proposte d'acquisto – oltre 150 – arrivano da 40 paesi diversi tra cui Stati Uniti, Spagna, Cina, Brasile e Australia. Perfino il Qatar, che sempre più sta puntando sulle aziende di manutenzione rispetto a quelle di costruzione.

Idrowash

L'idea arriva proprio da un restauro: quello del grande rustico ereditato dal nonno, che per l'impresa edile andava abbattuto e rifatto da capo con una spesa stimata di circa 60 mila euro. I due ragazzi non la pensavano allo stesso modo, così hanno cominciato a lavorare ad Idrowash. Finanziati in parte dai genitori, Alessandro e Marco hanno messo insieme le conoscenze di una decina di artigiani del Regno Unito e degli Stati Uniti, per poi costruire il primo modello di macchina. Che ha un cuore italiano: la pompa a pressione è prodotta da una ditta emiliana. Il progetto comincia subito ad avere successo, prima con tre clienti al mese, ora con uno alla settimana. I costi sono di circa 2 o 3 euro al metro quadro, nettamente minori rispetto a quelli di una ristrutturazione completa.

Un successo che fa ben sperare per i guadagni futuri: nel 2014 il fatturato ha raggiunto i 100 mila euro, ma i due ragazzi sperano di raggiungere nuovi clienti grazie alla pubblicità. 2 mila euro in Google adwords e 4 mila su Facebook, quella dei social è una strada che ha già dato molte soddisfazioni ad Idrowash e che gli ideatori vogliono continuare a percorrere. Il prossimo passo è anche quello di lavorare con la Pubblica Amministrazione: si chiama Soft Urban Rigeneration ed è un progetto che prevede la pulizia di strade e piazze con una spesa più contenuta rispetto a quella di una ristrutturazione completa e, soprattutto, con un impatto ambientale estremamente ridotto. Per il momento, però, questa strada non sta dando troppe soddisfazioni ad Alessandro e Marco; solo un comune su dieci ha risposto, rifiutando l'offerta. "È un'idea troppo rivoluzionaria" ammettono i due ragazzi, che però non si danno per vinti: "Non è facile, ma stiamo trattando".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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