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Opinioni

Sequestro a Sydney, nasce l’hashtag #Illridewithyou per offrire solidarietà ai musulmani

In seguito al sequestro di alcune persone in un bar di Sidney, molti islamici hanno deciso di non uscire di casa o di togliersi gli indumenti religiosi per paura di eventuali rappresaglie. Gli australiani, tramite l’hashtag #Illridewithyou, si sono offerti di viaggiare insieme a loro.
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A cura di Marco Paretti
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#Illridewithyou

Da qualche ora un uomo tiene sotto sequestro almeno 13 persone all'interno di un bar del centro di Sydney. Nel corso della giornata è stata esposta anche una bandiera islamica, un elemento che ha fatto inizialmente pensare ad un'azione organizzata da un gruppo terroristico, ipotesi che si è poi indebolita a favore di quella del gesto isolato di un uomo.
L'evento ha comunque riportato l'incubo terrorismo sulla città australiana e messo in pericolo la grande comunità musulmana presente nella metropoli. Vista l'implicazione della bandiera araba, la comunità ha cominciato a temere ripercussioni sugli innocenti "colpevoli" solo di indossare abiti religiosi.

Per scongiurare eventuali rappresaglie, la content editor di una televisione australiana, Tessa Kum, ha dato il via all'hashtag #Illridewithyou (I'll ride with you, viaggerò insieme a te), che in poco tempo ha letteralmente invaso Twitter ed è diventato trending topic in tutto il mondo.
Il concetto è semplice ma estremamente utile; i cittadini di Sydney hanno cominciato ad utilizzare l'hashtag per proporsi come compagni di viaggio sui mezzi pubblici, proprio per evitare che i musulmani diventino vittime di azioni di vendetta immotivate. Molti membri della comunità sono infatti stati obbligati a nascondere gli indumenti islamici come l'Hijab, un'azione che ha colpito particolarmente gli australiani.

"La donna musulmana seduta accanto a me si è tolta il velo" ha raccontato Rachael Jacobs "L'ho rincorsa e le ho detto di rimetterlo, l'avrei riaccompagnata a casa. Si è messa a piangere e mi ha abbracciato". #Illridewithyou ha raccolto in poco tempo migliaia di sostenitori e tantissimi australiani stanno sostenendo la causa offrendosi volontari per accompagnare gli islamici.
"Accompagnerò chiunque utilizzi la linea Geelong di mattina, ci troviamo alle 6:47 alla fermata di Southern Cross" scrive un utente. "Viaggio spesso sulla linea Mandurah. Se mi vedete viaggerò con voi, indosso una sciarpa blu legata al polso" scrive un altro. La risposta è stata incredibile e in poco tempo ha coinvolto anche altre città australiane.

"È difficile mantenere viva la speranza in queste situazioni. #Illridewithyou può sembrare una piccola azione, ma è fondamentale per qualcuno" ha spiegato Kum "I miei pensieri vanno alle persone coinvolte e a chi sta subendo ingiustamente le conseguenze. Noi viviamo in questo mondo, non siamo solo spettatori. Non siamo senza speranza".
Nel frattempo i tweet di solidarietà non si fermano. "Siamo tutti australiani e non volteremo le spalle ai nostri fratelli e sorelle musulmani" commenta un utente sul social network.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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