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iPad Air 2, videorecensione e caratteristiche tecniche del potentissimo tablet di Apple

Veloce, sottilissimo e disponibile anche in oro, la nuova generazione del tablet di Cupertino è un semplice speed-bump e non rappresenta un importante punto di svolta come è avvenuto l’anno scorso: per comprendere il nuovo nato in casa Apple è necessario comprenderne l’ecosistema, ma la concorrenza e tanta e Apple dovrebbe prenderne atto.
A cura di Francesco Lavorato
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Quanto Steve Jobs presentò per la prima volta la prima versione di iPad ne era sicuramente cosciente: così come aveva fatto con i computer, con i lettori mp3 e – da qualche anno – con gli smartphone, il suo genio (e quello del suo team) avevano dato il via a una nuova rivoluzione. Avevano fatto nascere un nuovo mercato.

E così, da quel 27 gennaio 2010 di tempo ne è passato parecchio e, seppure in un primo momento tantissimi utenti di tutto il mondo hanno guardato in maniera più che scettica l'arrivo di questa nuova categoria di dispositivi (che da molti furono definiti "un iPhone più grande"), in un mercato in continua evoluzione e ormai ricco di competitor agguerriti, il tablet di Apple continua a essere il vero punto di riferimento per questa categoria di dispositivi, ma i tempi cambiano e così come è successo per i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus, forse per il colosso di Cupertino è arrivato il momento di prenderne atto.

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Design

Non c'è molto da dire sul nuovo iPad Air 2, e il motivo è perché in effetti il nuovo tablet di Apple non introduce alcuna novità realmente importante: siamo sicuri che facendolo utilizzare a un utente non esperto, difficilmente si renderebbe conto che si tratta della nuova versione e non della prima generazione di iPad Air, se non fosse per una serie di (minime) differenze nel design, che rendono visibilmente riconoscibile il dispositivo.

Uno su tutti il colore. I nuovi iPad seguono le stesse identiche line cromatiche degli iPhone 6 e 6 Plus e assieme alle ormai ben conosciute Grigio Siderale e Argento, quest'anno il tablet di Apple si presenta anche in una terza colorazione Oro che, assieme alla rimozione del tasto laterale per il Mute e per il blocco dello schermo e l'integrazione dell'ottimo sensore per le impronte digitali TouchID rappresenta l'unico particolare in grado di far distinguere a colpo d'occhio la nuova generazione dalla vecchia. E per chi non l'avesse ancora intuito sì, con il nuovo iPad Air 2 non si potrà più bloccare la rotazione dello schermo ne tantomeno disattivare il suono utilizzando il (comodissimo) pulsante che fino all'anno scorso era posto accanto ai tasti del volume: per farlo bisognerà affidarsi esclusivamente a funzioni software, con ovvie conseguenze – negative in termini di immediatezza – per l'esperienza utente nell'uso di tutti i giorni.

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Con i suoi 6,1 millimetri l'iPad Air 2 è più sottile del 18 percento rispetto alla generazione precedente, un vero e proprio record per questa categoria di dispositivi, che consacra il nuovo tablet di Apple come il più sottile di tutti i tempi, ma che in effetti si sente davvero pochissimo quando lo si utilizza: insomma, è chiaro che a questi livelli si tratta davvero di millimetri di differenza, ma nell'uso di tutti i giorni è davvero difficile accorgersi e trarre giovamento dal nuovo spessore. Ma anche questo è evoluzione e progresso, e millimetro dopo millimetro, in questi anni impugnare un iPad è diventato praticamente come impugnare un display sottilissimo, molto risoluto e con un ottimo touch screen, ma dal peso ancora eccessivo per renderlo un dispositivo comodo per la lettura.

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E già, perché nonostante l'iPad Air 2 pesi 32 grammi in meno rispetto al primo iPad Air 2 nella versione WiFi e 34 grammi in meno rispetto alla prima generazione nella versione Cellular LTE, impugnare il tablet a lungo mentre ci si dedica alla lettura di un libro in una posizione di relax, continua a risultare scomodo e stancante, il che – nonostante ormai sono tantissime le persone che lo utilizzano anche per questo scopo – continua a rendere l'iPad Air 2 ancora poco competitivo rispetto ai tantissimi dispositivi progettati proprio per la lettura dei libri in digitale.

Display

Il motivo principale che ha reso possibile la riduzione dello spessore dell'iPad Air 2 è il nuovo display che seppure continui a mantenere la risoluzione di 2048×1536 pixel con una densità di 264 ppi, introduce forse la novità più interessante, ossia l'eliminazione dello strato tra il display e il vetro esteriore, che soprattutto per gli occhi più fini rappresenta un'enorme passo in avanti, e in effetti da davvero la sensazione di toccare ogni singolo pixel quando si interagisce con le immagini riprodotte. Davvero fantastico.

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Il nuovo pannello utilizzato nel Retina Display dell'iPad Air 2 però ha un bilanciamento del bianco che rispetto alle generazioni precedenti tende andare più verso il rosaceo, ma si tratta di un particolare che si nota davvero poco e che è influenzato da un angolo di visuale non assoluto.

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Rimaniamo perplessi sulla lavorazione anti riflesso che teoricamente ne dovrebbe ridurre l'impatto di circa il 56 percento, ma che a conti fatti migliora sì sensibilmente la riproduzione delle immagini in ambienti ad alta luminosità, ma ne rende ancora difficoltoso l'utilizzo in situazioni di luce diretta, dove le grandi dimensioni del display, unite all'inevitabile riflesso del pannello in vetro che lo protegge, rischiano di rendere le immagini difficilmente visibili.

Hardware e batteria

Ad animare il nuovo nato in casa Apple è un processore a 64 bit A8X affiancato da 2 GB di Ram. Sostanzialmente si tratta della stessa CPU utilizzata negli iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ma adattata per soddisfare le esigenze – soprattutto grafiche – del nuovo tablet. A differenza del processore utilizzato negli smartphone di Cupertino infatti, l'A8X è una CPU a 3 core in grado di ottenere prestazioni eccezionali, ben superiori rispetto a quelle della generazione precedente e in qualsiasi tipologia di utilizzo: a partire dal caricamento delle pagine web, all'esecuzione delle più complesse operazioni 3D, il nuovo iPad Air 2 è veramente velocissimo, al punto di risultare sensibilmente più prestante anche dei nuovi iPhone. Almeno sulla carta.

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E se da un dispositivo più sottile, animato da un processore potentissimo e dalle prestazioni eccellenti come l‘iPad Air 2 ci si aspetterebbe una diminuzione importante dell'autonomia della batteria, ma bisogna ammettere che gli ingegneri di Apple hanno fatto un ottimo lavoro anche in questo senso: seppure sensibilmente inferiore rispetto alla generazione precedente, la durata della batteria da 7.340 mAh in iPad Air 2 è degna del nome che porta, e riesce a garantire diversi giorni di utilizzo senza la necessità di ricaricare il dispositivo.

Fotocamera

Alla stragrande maggioranza degli utenti piace fotografare con iPad. Strano ma vero. E a prescindere dalle motivazioni che spingono le persone a realizzare fotografie con un tablet (molto probabilmente riconducibili al grande display), è una cosa della quale Apple deve prendere atto. Nel nuovo tablet il vecchio sensore da 5 megapixel utilizzato nella generazione precedente è stato sostituito da una nuova versione da 8 megapixel che, seppur riesca a realizzare fotografie alla stessa risoluzione degli iPhone 6 e 6 Plus, ovviamente restituisce risultati ben distanti dall'ottima qualità degli smartphone di Cupertino.

Le fotografie realizzate con l'iPad Air 2 sono di buona qualità, ben bilanciate sia per quanto riguarda il punto di bianco che per quanto riguarda la saturazione, e soprattutto in condizioni di alta luminosità rendono quasi "accettabile" il fatto di scattare foto con un tablet. Ma la mancanza del flash continua a farsi sentire, e rende del tutto inutilizzabile in notturna il comparto fotografico dei nuovi gioiellini di Cupertino, che in condizioni di luminosità medio/bassa danno comunque il peggio di se. Ottimi i video a 1080p, che restano a 30 fps e per i quali comunque continua a pesare l'assenza del flash.

In un certo senso, quella dell'iPad Air 2 è una sorta di unione tra fotocamera utilizzata nell'iPhone 5 e le funzionalità software introdotte con iOS 8. Anche nel nuovo tablet di Apple infatti sono state introdotte tutte le modalità fotografiche già ben conosciute in iPhone, a partire dal Time Lapse fino ad arrivare agli Slow Motion HD a 720p, che però continuano a essere fermi ai 120 frame al secondo, a differenza dei nuovi smartphone di Cupertino, che riescono a realizzare fantastici rallentatori all'incredibile velocità di 240 fps.

Conclusioni

Più si va avanti nel tempo, più diventa complicato esprimere un parere sulle nuove versioni dei dispositivi mobili. E con l'iPad Air 2 le cose si fanno ancora più complicate. Se con la prima versione di Air, presentata l'anno scorso, Apple ha effettuato un salto generazionale non indifferente, rivoluzionando di fatto il form-factor del suo tablet, con il nuovo iPad Air 2 le cose sono andate molto diversamente.

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L'hardware del tablet presentato da Cook e soci nell'evento dello scorso 16 ottobre è senza dubbio un enorme passo in avanti in termini di prestazioni, ma ormai siamo arrivati a un livello nel quale i soli benchmark restano certo un buon punto di riferimento per valutare le caratteristiche tecniche di un dispositivo, ma in realtà perdono il tempo che trovano: parliamoci chiaro, a questi livelli (e in queste fasce di prezzo) tutti i dispositivi sono velocissimi, sottilissimi e utilizzano un ottimo display, ma i fattori che entrano in gioco sono altri. Uno su tutti l'esperienza utente e la capacità degli sviluppatori nel riuscire a sfruttare a pieno le grandi dimensioni dei display.

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E se quelli di Apple per anni sono rimasti i migliori anche sotto questo punto di vista (e di fatto gli unici a rendere obbligatoria nelle applicazioni certificate per iPad un'interfaccia grafica ridisegnata e adattata allo schermo del tablet), ormai siamo nel 2014 e persino Microsoft si è resa conto che continuare a utilizzare una sola applicazione alla volta, per quanto possa essere stabile e funzionale, taglia le gambe alla dinamicità del dispositivo e influenza negativamente l'esperienza utente. Per non parlare dell'impossibilità di impostare e memorizzare utenti multipli, cosa da tempo disponibile nei tablet Android di nuova generazione: davvero un peccato, perché a differenza di quanto possa accadere con un iPhone – che di fatto rimane un dispositivo strettamente personale – ai giorni d'oggi i tablet stanno letteralmente sostituendo i computer domestici, e sempre più famiglie ne acquistano uno, per poi condividerlo nel nucleo familiare.

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Insomma, a prescindere dal fatto che l'iPad Air 2 è di certo il miglior tablet mai prodotto da Apple, ma che in effetti non ci sentiamo di consigliare l'upgrade da iPad Air a iPad Air 2, il punto cardinale da tenere in considerazione quando si valuta questa particolare tipologia di dispositivi resta comunque il sistema operativo: se da un punto di vista iOS è uno dei motivi per i quali tantissimi utenti si sono innamorati dell'ecosistema di smartphone e tablet del colosso di Cupertino, dall'altro il sistema operativo ormai arrivato alla sua ottava versione in un certo senso ne rappresenta uno dei freni più grandi, soprattutto in dispositivi come l'iPad, diretti anche a un'utenza che fa della produttività uno dei fattori più importanti. E poi, parliamoci chiaro, un hardware in grado di stracciare ogni record precedente in termini di prestazioni, nel 2014 per molti utenti potrebbe risultare del tutto inutile se si continua a utilizzare un'applicazione alla volta. Ma siamo convinti che anche quelli di Apple se ne rendano conto: chissà, forse con iOS 9 e l'iPad da 12" le cose potrebbero cambiare.

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