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Isis, un help desk tecnologico aiuta i terroristi 24 ore su 24

L’Isis è ormai un’organizzazione internazionale complessa, diffusa e dotata di supporto tecnico. Lo rivela un rapporto di NBC News, il quale sottolinea come all’interno dell’organizzazione sia stato istituito uno staff di jihadisti esperti in informatica per fornire supporto durante le operazioni del gruppo terroristico.
A cura di Marco Paretti
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isis bandiera help desk

L'Isis è ormai un'organizzazione internazionale caratterizzata da un'elevata complessità, diffusione e strutturata su diversi livelli organizzativi. Quindi, come ogni altra realtà attiva nel settore digitale, anche l'Isis necessita di supporto tecnico. Lo rivela un rapporto di NBC News, il quale sottolinea come all'interno dell'organizzazione sia stato istituito uno staff di jihadisti esperti in informatica per fornire supporto durante le operazioni del gruppo terroristico dello Stato Islamico, che lo scorso venerdì ha colpito Parigi uccidendo 130 persone e ferendone 352.

"Lo staff è composto da sei jihadisti disponibili 24 ore su 24″ ha spiegato l'analista Aaron F. Brantley. "E risponde a domande relative a questioni tecniche, basilari o avanzate, con l'obiettivo di fornire supporto ai terroristi di tutto il mondo affiliati con l'Isis". Una notizia che non dovrebbe stupire più di tanto, visto che nel corso degli ultimi mesi l'organizzazione ha dimostrato di poter contare su un livello di coordinamento e pianificazione ben più complesso rispetto ad altri gruppi terroristici. Un'impostazione che si basa fortemente sull'utilizzo di mezzi tecnologici per comunicare a grandi distanze, strumenti che tutti i membri devono saper utilizzare e comprendere proprio in virtù della complessità dei sistemi di protezione che li caratterizzano.

parigi torre eiffel isis

L'esistenza di un "help desk" dedicato sottolinea sia la presenza di metodi di comunicazione protetti che la volontà da parte del gruppo di non basarsi su pochi esperti informatici ma di estendere a più membri possibile la capacità di utilizzarli senza essere individuati. Secondo il rapporto della NBC News, il team di esperti fornisce all'organizzazione materiali e manuali d'istruzione per software di uso comune come WhatsApp e Telegram, che già sfruttano un sistema di protezione end-to-end estremamente difficile da intercettare, anche per le forze dell'ordine.

L'articolo spiega inoltre che non sempre queste informazioni vengono divulgate tramite sistemi protetti, ma anche attraverso portali utilizzati quotidianamente in tutto il mondo, come Twitter e YouTube. "Spesso quando le persone hanno un problema cercano la soluzione su YouTube" ha continuato Brantley. "I terroristi stanno applicando lo stesso meccanismo per le loro operazioni". Un'impostazione che, sottolinea l'analista, serve anche come strumento di reclutamento. E mentre l'Isis dimostra di avere un forte dipartimento IT, le intelligence di tutto il mondo cercano di comprendere quali siano i settori da monitorare maggiormente e quali le falle che hanno portato all'attuazione degli attacchi di Parigi. "È estremamente difficile per noi monitorare tutte le tecnologie attualmente disponibili nel mondo" ha spiegato John Brennan, direttore della CIA. "Credo sia giunto il momento di assicurarci che non siano presenti falle in grado di impedire ai servizi di sicurezza di proteggere le persone ".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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