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L’arte di Giorgio Morandi protagonista del nuovo Doodle di Google

Bottiglie, brocche e vasi, rigorosamente in sequenza e dipinte con pochi colori e pennellate essenziali. Sono gli elementi fondamentali dell’opera di Giorgio Morandi, pilastro della pittura del ‘900 celebrato oggi dal nuovo Doodle di Google, raffigurante proprio un’immagine che unisce i colori dell’azienda di Mountain View allo stile tipico dell’artista italiano.
A cura di Marco Paretti
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giorgio morandi doodle

Bottiglie, brocche e vasi, rigorosamente in sequenza e dipinte con pochi colori e pennellate essenziali. Sono gli elementi fondamentali dell'opera di Giorgio Morandi, pilastro della pittura del ‘900 celebrato oggi dal nuovo Doodle di Google, raffigurante proprio un'immagine che unisce i colori dell'azienda di Mountain View allo stile tipico dell'artista italiano. È conosciuto in tutto il mondo per le sue nature morte che ritraggono oggetti di uso comune, opere esposte in diversi paesi e premiate dalla Biennale di Venezia nel 1948. Morandi, i cui lavori si ispirano ad artisti come Picasso e Cézanne, è stato anche un grande incisore del ventesimo secolo.

Nato a Bologna il 20 luglio 1890, si interessa fin da giovane al disegno e appena possibile si iscrive all'Accademia di Belle Arti. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1909, Morandi deve badare alla sua famiglia; il 20enne riuscì a proseguire gli studi tra molte difficoltà, comprese le resistenze dei suoi docenti non compiaciuti dallo stile fuori dai canoni della sua arte. Al termine del ventennio Morandi espone con i futuristi e, successivamente, si avvicina sempre più alle idee delle avanguardie europee. Solo dopo questo periodo l'artista comincia a sperimentare con uno stile più personale, iniziando a dipingere nature morte dalle linee semplici e dalla colorazione abbozzata.

Fondamentale anche la sua competenza nelle acqueforti e nelle incisioni, riconosciuta tanto quanto quella pittorica sebbene molti dei suoi lavori in questo campo siano andati perduti. Giorgio Morandi morì a Bologna il 18 giugno 1964. È stato seppellito nella sua città, sotto una lapide raffigurante un suo ritratto dipinto dall'amico Giacomo Manzù. Le sue opere hanno girato l'Italia e il mondo, mentre nei primi anni Novanta la città di Bologna gli ha dedicato un museo all'interno del quale sono esposte alcune opere donate dalla sorella, Maria Teresa. Il Doodle di oggi celebra i 125 anni dalla nascita di Morandi con un'immagine semplice come i suoi lavori, che ricorda sia il logo di Google che le composizioni tanto care all'artista bolognese.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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