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L’FBI chiude Megavideo, scatta la rappresaglia di Anonymous

La polizia federale americana ha chiuso il celebre sito per vedere film online per violazione della legge sul diritto d’autore. Come si è diffusa la notizia, è partita la vendetta del gruppo di hacker, che ha oscurato diversi siti istituzionali e delle major.
A cura di Angelo Marra
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L FBI chiude Megavideo scatta la rappresaglia di Anonymous

Megavideo addio, il sogno è finito. Il cinema online per antonomasia, il 13° sito più visitato al mondo con oltre un miliardo di contatti giornalieri chiude i battenti per ordine dell'FBI.

Inutile stupirsi, chiunque abbia usato il servizio era perfettamente consapevole che tutti i film, comprese (soprattutto) le nuove uscite e le anteprime, erano ospitati illegalmente dal sito. Megavideo però rappresenta anche una pietra miliare del web, ha consentito a milioni di persone di vedere migliaia di film con un semplice click e naturalmente a costo 0.

Ora internet è privo di uno dei suoi punti di riferimento e lo sgomento tra gli utenti è ampio. Proprio mentre in America si discute del SOPA, la nuova legge sulla pirateria informatica che ha scatenato lo sciopero online di due giorni fa (rivelatosi un successo, visto che la discussione della legge è stata rinviata) ecco arrivare un'altra terribile notizia per gli internauti di mezzo mondo.

Dal punto di vista legale, nulla da eccepire, in effetti il sito ospitava materiale quasi totalmente coperto da diritti d'autore, violando così una lista di leggi federali lunga un chilometro, ma la diffusione del servizio e l'affezione degli utenti verso Megavideo non ha potuto che portare rabbia e delusione tra gli internauti di tutto il mondo.

Esistono (come sempre in rete) numerose “alternative” a Megavideo (come ad esempio Veoh o Movieshare), ma nessuno tra i servizi gemelli gode di un database così ampio e fornito, la base del successo di Megavideo. Ora il suo fondatore Kim Schmitz è stato arrestato dall'FBI e il sito oscurato dalla polizia.

L FBI chiude Megavideo scatta la rappresaglia di Anonymous2

La diffusione della tragica notizia non ha creato soltanto malumori tra gli internauti. Anonymous, il celebre gruppo di hacker autore di numerosi colpi a siti istituzionali e privati, ha deciso di vendicare la chiusura di Megavideo con una serie di attacchi al sito del Dipartimento di Giustizia americano, a quello della Riaa, e poi Universal  e Mpaa. Un attacco in grande stile, partito nell'esatto istante in cui la notizia della chiusura di Megavideo è stata diffusa e che probabilmente non si esaurirà nelle prossime ore.

È estremamente difficile che Megavideo possa superare la bufera indenne, mantenendo attivo il servizio, pertanto gli utenti saranno costretti a rinunciare definitivamente ad uno dei siti più amati del web. Ma si sa, soprattutto in rete il detto “fatta la legge, trovato l'inganno” trova la sua migliore applicazione e sicuramente a breve nasceranno moltissimi cloni per sopperire al vuoto lasciato da Megavideo.

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