55 CONDIVISIONI
Opinioni

L’intelligenza artificiale di Google legge romanzi rosa per diventare più umana

L’intelligenza artificiale di Google legge gli Harmony. Proprio i piccoli libricini erotici vengono divorati dall’IA di Big G per apprendere più velocemente il nostro linguaggio e rendere il suo più umano.
A cura di Marco Paretti
55 CONDIVISIONI
google-harmony

L'intelligenza artificiale di Google legge gli Harmony. Già, proprio i romanzetti rosa che fanno capolino in quasi tutte le edicole, quelli da sempre presi in giro da chi li definisce letteratura erotica di basso livello. Eppure proprio questi piccoli libricini vengono divorati dall'IA di Big G per apprendere più velocemente il nostro linguaggio e rendere il suo più umano. L'obiettivo? Migliorare l'abilità di sostenere una conversazione e approcciarsi con una personalità il più vicina possibile a quella umana.

"Nelle nostre applicazioni i testi sono molto asettici" ha spiegato Andrew Dai, responsabile del progetto. "Con questo lavoro potranno essere più discorsivi o avere toni, stili e registri diversi". Ma perché proprio i romanzi rosa? La motivazione è da ricercare proprio nell'elemento che li rende letteratura di basso livello, cioè l'utilizzo di una storia molto simile per raccontare storie altrettanto simili: una ragazza incontra un ragazzo e se ne innamora, ma lui allo stesso tempo si innamora di un'altra ragazza. In questo modo l'intelligenza artificiale può analizzare le frasi che hanno lo stesso significato e imparare il nostro linguaggio più efficacemente.

Per perfezionale la sua "personalità", l'IA deve leggere almeno 2.865 romanzi rosa. I testi vengono successivamente calibrati automaticamente dal software, che riscrive autonomamente delle frasi per poi metterle a confronto con quelle originali. Questa procedura viene effettuata più volte ed è necessaria per fargli apprendere come comporre sempre meglio le frasi. L'obiettivo di Google è quello di realizzare un assistente personale sempre più "umano", con il quale sia possibile intavolare vere e proprie discussioni e non asettici rapporti domanda/risposta. Alla fine, prevede il CEO Sundar Pichai, i nostri dispositivi "scompariranno" in favore di un esclusivo rapporto con queste intelligenze artificiali.

55 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views