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La Cina cancella più di 60 mila account falsi su Internet

Domenica prossima, 1° marzo, in Cina entrerà in vigore un nuovo regolamento varato dal Cyberspace Administration of China, secondo il quale gli utenti internet dovranno usare il loro nome e cognome. E sono già più di 60 mila gli account cancellati da Sina Weibo, Tencent e Alibaba.
A cura di Francesco Russo
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Domenica prossima, 1° marzo, in Cina entrerà in vigore un nuovo regolamento varato dal Cyberspace Administration of China (CAC), l'ente nazionale cinese che regolamenta il web istituito lo scorso anno. Il nuovo regolamento prevede che gli utenti internet devono rivelarsi con il proprio nome e cognome, evitando quindi nickname e avatar falsi e dannosi. E ad applicare le nuove regole dovranno essere le stesse aziende cinesi che operano su Internet. La CAC, attraverso un portavoce fa sapere che ci sono già i primi provvedimenti e che le tech company cinesi hanno già provveduto a cancella più di 60 mila account.

Tra le società che hanno risposto c'è Sina Weibo, il Twitter cinese, che oggi ha provveduto a cancellare 5.500 account, compresi i falsi account goverantivi del Guangdong e Anhui, e altri account inneggianti all'East Turkestan Islamic Movement. Anche Baidu, il più grande motore di ricerca al mondo in lingua cinese, ha fatto sapere che ha provveduto alla cancellazione di 23.495 account, perchè ritenuti dannosi e legati alla pornografia. Tencent ha provveduto alla cancellazione di 25.836 account sulle sue quattro piattaforme cioè WeChat, Weibo, QQ e Qzone, in quanto legati al gioco d'azzardo e all'uso delle armi.

Anche Alibaba, il sito e-commerce fondato da Jack Ma, ha cominciato ad allinearsi alle nuove regole istituendo un team che avrà il compito di monitorare gli account su Taobao e sul sito musicale Xiami.

Quindi, tra le motivazioni per la cancellazione degli account, ci sono la diffusione di notizie non verificate (dal settembre 2013 è reato in Cina), la pornografia, i contenuti violenti, fino all'incitamento al terrorismo, come appunto è stato il caso degli account legati all'East Turkestan Islamic Movement, gruppo terroristico islamico attivo nella zona occidentale del paese, che chiede l'indipendenza dalla Cina della regione autonoma dello Xinjiang.

Il nuovo regolamento del Cyberspace Administration of China risponde esattamente a quelle che furono le osservazioni del presidente cinese Xi Jinping formulate nel febbraio dello scorso anno in occasione della prima riunione dell'ente cinese.

Il regolamento ha però sollevato qualche critica sul fatto che da domenica prossima i cinesi non avranno più la libertà di potersi scegliere il nome del proprio account, critiche stoppate da Xu Feng, capo della sezione Mobile del CAC, il quale ha sottolineato che questa libertà rimane anche con le nuove regole.

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