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Letzgo, il servizio di carpooling urbano che sfida UberPop (e i taxi)

Si chiama Letzgo ed è una start-up italiana che già da alcuni mesi propone un sistema di carpooling simile a quello offerto da Uber ma con premesse che gli garantiscono – almeno in teoria – meno problemi dal punto di vista legale.
A cura di Marco Paretti
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Letzgo

UberPop non ha nemmeno fatto in tempo ad essere bloccato dal Tribunale di Milano che è già nato un servizio in grado di sostituirlo. Si chiama Letzgo ed è una start-up italiana che già da alcuni mesi propone un sistema di carpooling simile a quello offerto dall'azienda americana ma con premesse che gli garantiscono – almeno in teoria – meno problemi dal punto di vista legale. Insomma, uno scenario perfetto nel quale far fiorire il nuovo servizio, soprattutto ora che UberPop è stato messo alle strette e non potrà operare fino (almeno) a luglio. Letzgo propone un'esperienza simile a quella offerta da UberPop, ma con alcune differenze che lo rendono quasi una versione più limitata – nella lunghezza del tragitto – di BlaBlaCar.

Il funzionamento è semplice: basta scaricare l'applicazione e creare un account per richiedere un passaggio verso un luogo preciso. Qui si trova la prima differenza sostanziale con UberPop: in Letzgo il passeggero seleziona sia il punto di partenza sia quello di arrivo dall'applicazione. Questo dettaglio è importante perché fa del servizio italiano un vero e proprio carpooling: un passaggio, cioè, offerto da chi sta già compiendo il percorso da A a B a chi lo deve percorrere ma non ha mezzi a propria disposizione. In UberPop, invece, il guidatore diventa un vero e proprio tassista che attende la "chiamata" del passeggero e si muove all'interno della città a seconda delle sue necessità.

Letzgo

L'altra importante differenza è costituita dal metodo di pagamento: nel servizio americano l'applicazione suggerisce il prezzo della corsa, mentre in Letzgo è il passeggero a decidere, in base ad alcun fattori, quanto rimborsare al guidatore. Questo rimborso si basa sui chilometri percorsi e sui parametri consigliati dall'ACI e non rappresenta "una fonte di reddito professionale per il guidatore" specifica il sito di Letzgo. Con queste premesse, il servizio pare inattaccabile sia dal Tribunale che dai tassisti: gli appigli legali sono davvero pochi e i creatori sono fiduciosi. È ovviamente possibile proporsi come autisti inserendo i propri dati sul sito ufficiale. Il servizio attualmente è attivo nella città di Milano, Genova e Torino.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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