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L’Olanda è il primo paese europeo che sceglie la net neutrality, quale sarà il prossimo?

Il Parlamento olandese approva a larga maggioranza l’emendamento, proposto dal deputato Kees Verhoeven, sulla neutralità di Internet, favorendo così le chiamate gratuite via mobile con servizi quali Skype e WhatsApp, servizio di text message gratuito, e promettendo sanzioni per gli operatori che richiedono pagamenti extra.
A cura di Vito Lopriore
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Gli olandesi hanno scelto: mercoledì il concetto di “neutralità di Internet” è stato approvato dalla maggioranza dei deputati, dopo la proposta del centrista Kees Verhoeven, nel quadro della modifica della legge sulle telecomunicazioni in generale e in particolare per vietare agli operatori di telefonia mobile di bloccare o far pagare tariffe-extra per usare servizi di comunicazione basati su Internet come Skype o l’applicazione WhatsApp, un servizio per inviare messaggi gratuitamente.

Questa misura, che è stata adottata per prima dal Cile nel mondo seguita dall’Olanda, che è anche il primo paese europeo a dotarsi di questo emendamento, è considerata come l’inizio di un dibattito, che riguarderà l’Europa Unita, sula neutralità della rete, facendo sì che molti stati membri limitino gli operatori di agire come se fossero liberi di decidere le tariffe esattoriali di Internet mobile. Jacques de Greling, analista di Natixis, una banca francese, ha dichiarato “Ci sono altri stati che potrebbero seguire l’esempio olandese, credo che questo farà pressione sui consumatori nel far chiarezza su quello che stanno comprando, se sia comprensivo di Internet full (cioè connessione tradizionale più mobile) o altro”.

Il concetto della “net neutrality” (la neutralità della rete) fa sì che gli operatori che vendono servizi (TLC, telefonia mobile, connessioni di rete fissa, video on demand etc.) considerino tutte le risorse dei dati in maniera equa. Vale a dire che il il centro del dibattito è se le queste aziende possono dare speciali trattamenti ai provider di contenuti che pagano per le connessioni e trasmissioni più veloci, o a quelle che posseggono e creano contenuto, in effetti creando un doppio web, e ancora se questi possono bloccare o censurare il contenuto che rappresenta punti di vista controversi.

In Maggio, il commissario europeo delle Telecomunicazioni, Neelie Kroes, ha avvertito gli operatori di bloccare la richiesta di ricariche extra per Skype oppure sarebbero state prese delle misure quest’anno; la Commissione e il Parlamento Europei hanno approvato le regole della net neutrality ma non sono state ancora intraprese azioni legali contro gli operatori che richiedono pagamenti-extra ai cittadini per usare servizi come Skype, il servizio voce e video da poco acquistato da Microsoft, e WhatsApp, software mobile con base a Santa Clara, in California. Dati gli ultimi sviluppi, le sanzioni potrebbero arrivare presto.

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