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Mark Zuckerberg e sua moglie Priscilla Chan donano 25 milioni di dollari per la lotta contro l’ebola

25 milioni di dollari per contrastare la diffusione del virus. È la donazione effettuata da Mark Zuckerberg e sua moglie Priscilla Chan alla CDC Foundation, l’ultima di una serie di opere di beneficenza attuate dalla coppia nei confronti di situazioni bisognose.
A cura di Marco Paretti
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Mark Zuckerberg Priscilla Chan Ebola

Non è la prima volta che Mark Zuckerberg e sua moglie Priscilla Chan si adoperano per aiutare in caso di necessità. Già nel 2012 il creatore di Facebook ha permesso di indicare la volontà di donare organi, mentre a maggio ha donato 120 milioni di dollari alle scuole di San Francisco.
Insomma, se è vero che i profitti derivati dal social network non mancano – anche se, simbolicamente, “guadagna" solo 1 dollaro al mese – è anche vero che l’impegno nei confronti delle situazioni bisognose non è mai mancato.

Oggi la coppia ha annunciato di aver donato 25 milioni di dollari alla CDC Foundation per aiutare a porre un freno all’epidemia di ebola. La donazione sarà utilizzata dal centro di controllo e prevenzione per le malattie degli USA, che da diversi mesi è attivo in Guinea, Liebria e Sierra Leone per contrastare la diffusione del virus mortale. I soldi arrivano dal fondo della coppia depositato presso l'organizzazione nonprofit Silicon Valley Community Foundation.
“Attualmente la cosa più importante è fermare l’ebola agendo alla radice” ha affermato Tom Frieden, direttore del CDC “Se il mondo si unirà subito per aiutare l’Africa, avremo più possibilità di evitare una possibile diffusione del virus”. La donazione arriva dopo quella di Bill e Melinda Gates, i quali tramite la loro fondazione hanno donato 50 milioni di dollari per aiutare a fermare l’epidemia.

L’ebola ha già ucciso 4.000 persone, la maggior parte delle quali in Africa. Le donazioni in arrivo dalle varie fondazioni saranno messe a disposizione delle agenzie delle Nazioni Unite e altri gruppi d’aiuto internazionali per acquistare scorte e materiali utili, come indumenti protettivi per i medici che stanno curando i pazienti infetti.
L’aiuto monetario servirà anche a rispondere con più efficacia nelle zone calde dove il virus sta colpendo più duramente la popolazione, in particolare nell’Africa occidentale e nei paesi limitrofi dove il virus si è manifestato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che in Africa potrebbero esserci fino a 10.000 nuovi casi di ebola alla settimana durante i prossimi due mesi e ha confermato che il tasso di mortalità dell’epidemia è ora del 70%.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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