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Microsoft ammette l’errore: “Politiche troppo aggressive per l’aggiornamento a Windows 10”

Nel corso dell’ultima puntata del podcast “Windows Weekly”, Chris Capossela, chief marketing officer di Microsoft, ha ammesso l’errore dell’azienda nel forzare gli utenti ad aggiornare il sistema operativo a Windows 10.
A cura di Matteo Acitelli
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Windows 10

Nel corso dell'ultima puntata del podcast "Windows Weekly", Chris Capossela, chief marketing officer di Microsoft, ha ammesso l'errore dell'azienda nel forzare gli utenti ad aggiornare il sistema operativo a Windows 10. Come spiegato dal responsabile del colosso di Redmond, l'upgrade è stato troppo aggressivo ma Capossela ha sottolineato che questo è stato fatto al fine di migliorare la sicurezza di tutti gli utenti con dispositivi Windows.

Nel corso del podcast il responsabile di Microsoft ha spiegato che è stato difficile trovare il "giusto equilibrio" per non risultare troppo aggressivi nel forza l'aggiornamento a Windows 10 ma alla fine l'azienda si è vista costretta ad ammettere l'errore e a scusarsi con i suoi utenti. Per portare gli utenti ad installare Windows 10, infatti, gli ingegneri di Redmond hanno rilasciato un update dell’app che permetteva di avviare l'aggiornamento a Windows 10.

La nuova versione del servizio, molto criticata dai consumatori, avviava l'update al nuovo software anche nel caso in cui gli utenti chiudevano l'aggiornamento attraverso il bottone X di colore rosso. Questa azione da parte di Microsoft ha causato malumori tra gli utenti che hanno attaccato il colosso di Redmond per aver "forzato" l'aggiornamento. Concludendo il podcast Chris Capossela ha rinnovato le scuse agli utenti spiegando che questo episodio è servito all'azienda per evitare nuove situazioni di questo tipo in futuro.

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