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Nasce Uribu, per denunciare online abusi e disservizi. Intervista ai fondatori

Una nuova piattaforma tutta italiana permette di segnale inefficienze e problemi legati ad aziende ed enti pubblici. Abbiamo intervistato uno dei giovani fondatori per scoprire qualcosa in più su questo interessante progetto creato a beneficio della collettività.
A cura di Angelo Marra
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La rete è diventato ormai il terreno preferito dai cittadini per avanzare richieste nei confronti delle istituzioni, organizzare manifestazioni di protesta o semplicemente denunciare abusi e disservizi di ogni natura. Soprattutto sui social network molte persone condividono le loro esperienze, positive o negative e si mobilitano per far valere i propri diritti, boicottare una determinata azienda la cui condotta non è apprezzata, avanzare richieste o criticare le scelte di partiti e politici. Insomma internet è diventato ufficialmente il megafono della nostra società, uno strumento alla portata di tutti per denunciare inefficienze che grazie al numero consistente di utenti si sta trasformando in una forza che le istituzioni pubbliche e private non possono più ignorare.

Da oggi il popolo della rete ha uno strumento in più per migliorare la vita di tutta la collettività. Si chiama Uribu ed è una nuova piattaforma che consente a chiunque di segnalare un disservizio o un abuso, in modo tale da condividere il problema con gli altri utenti. In questo modo da una parte si potranno informare gli altri su una determinata questione e al tempo stesso trovare altri utenti che hanno subito il medesimo problema per unirsi in una protesta corale verso l'azienda, l'ente pubblico o qualsiasi attività che in qualche maniera danneggia la collettività. Uribu è tutto made in Italy ed è stato realizzato da un gruppo di cinque giovani tra i 17 e i 23 anni. Abbiamo intervistato uno di loro, Andrea, per farci raccontare qualcosa di più.

Raccontaci qualcosa del progetto: com’è nata l’idea? Come startup avete avuto difficoltà nel trovare i fondi per lanciare il vostro progetto?

L'idea è nata questa estate da me (Andrea), ho creduto sin dall'inizio che internet potesse essere veramente utile per l'Italia che è in un momento di reale crisi e molto spesso è frutto di mancato rispetto verso i cittadini e grandi abusi. Non abbiamo trovato grandi finanziamenti,siamo andati online grazie ai nostri soldi ed alle donazioni degli utenti

Uribu può essere un modo efficace per mettere in luce abusi e disservizi di varia natura. In che modo le segnalazioni poi possono contribuire alla risoluzione del problema?

Stiamo iniziando una collaborazione con la PA, e presto ci mobiliteremo per contattare le grandi aziende dei servizi (luce,gas,servizi telefonici etc). Si può risolvere insieme, la nostra forza è la libertà.

Sul sito è possibile lasciare denunce anonime o utilizzando un nickname. Come pensate di prevenire eventuali abusi sulla piattaforma?

Abbiamo un servizio di moderazione gestito da noi in backend, un sistema di report da parte degli utenti e le votazioni per dare un feedback alle segnalazioni che ci sono.

 I social network sono diventati ormai il terreno fertile per proteste corali contro negligenze e problemi e le aziende operano già da tempo sulle piattaforme per mantenere un contatto diretto con i propri clienti. Cosa offre Uribu in più?

Uribu nasce per i cittadini non per le aziende, noi siamo aperti a collaborazioni con le grandi aziende, ma siamo online per dare voce ai cittadini principalmente, crediamo che noi "utenti" dei servizi molto spesso siamo succubi di dispiacevoli inconvenienti e spesso siamo anche ignorati.

 Se le aziende sono comunque interessate ad avere un feedback positivo da parte dei consumatori; qual è stata invece la risposta della Pubblica Amministrazione?

Stiamo cercando un contatto con la PA, qualcosa già si è mosso, vedremo.

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