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Negli Stati Uniti nasce il Movimento Anti-Selfie [VIDEO]

“È tempo di essere Unselfie”, lo slogan dell’Anti-Selfie Movement, un movimento contro gli autoscatti nato negli Stati Uniti. Secondo una ricerca Samsung ogni giorno in Italia vengono scattati 28 milioni di selfie.
A cura di Matteo Acitelli
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Secondo il Pew Research Center americano più del 50% dei ragazzi di età compresa tra i 15 ed i 35 anni ha condiviso sui social network almeno un selfie. E' nato anche un sito dedicato ai selfie, selfiecity.net che monitora live cinque città: Bangkok, Berlino, Mosca, New York e San Paolo, il risultato ottenuto dal sito afferma che il 4% delle foto postare su Instagram sono autoscatti. I numeri sono alti anche per l'Italia, secondo una ricerca effettuata da Samsung ogni giorno vengono scattati 28 milioni di selfie.

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Numeri da capogiro che hanno portato un gruppo di persone residente negli Stati Uniti a formare l'Anti-Selfie Movement, un movimento contro gli autoscatti: "È tempo di essere Unselfie" recita lo slogan del movimento che ha l'obiettivo di far recuperare alle persone un po' di mistero che gli autoscatti hanno eliminato portando le persone a sovraesporsi in questi scatti che poi vengono spesso caricati sui social network. Un'iniziativa simile era nata anche qualche mese fa in Italia dove una gruppo di ragazzi aveva pensato ad una campagna utilizzando l'hashtag #setiselfieticancello, dove attraverso un cortometraggio realizzato da Alessio Fava si faceva luce sui problemi legati agli autoscatti. C'è addirittura chi vorrebbe proibire i selfie come il governo filippino.

I selfie hanno conquistato proprio tutti. Dopo che il termine "selfie" è entrato nell'Oxford Dictionary, l'autoscatto di Papa Francesco, di numerosi VIP, politici e gente comune di ogni età iniziano a nascere anche iniziative di protesta. Ad alimentare le voci di polemica contro gli autoscatti ci sono anche diverse star di Hollywood come Leonardo di Caprio che si è rifiutato di scattare un selfie con una fan e Kirsten Dunst, ultimamente sotto i riflettori per lo scandalo che ha visto la pubblicazione di numerose foto hot scaricate illegalmente dai profili iCloud di numerosi VIP. Nel cortometraggio ‘Aspirational', diretto da Mattew Frost, Kirsten Dunst presta il suo volto per mette in evidenza l'ossessione da smartphone e selfie. Nel filmato si vede l'attrice che, dopo essersi prestata per scattare alcuni selfie con due fan, queste, subito dopo la foto, iniziano a caricare le immagini online, senza prestare attenzione all'attrice che era rimasta li. Dopo qualche secondo la Dunst domanda alle fan se vogliono "sfruttare" il momento per fare due chiacchiere con lei e le due rispondono "Si, puoi taggarci su Facebook?"

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