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Net Neutrality, la FCC ha approvato le nuove regole: “Internet è uguale per tutti”

La Net Neutrality è passata. La Federal Communications Commission ha stabilito un nuovo ordine per un internet aperto e trasparente, che implichi rigorose regole neutrali in materia di proibizioni, blocchi, velocità di connessione e agevolazioni a pagamento.
A cura di Marco Paretti
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La Net Neutrality è passata. La Federal Communications Commission ha stabilito un nuovo ordine per un internet aperto e trasparente, che implichi rigorose regole neutrali in materia di proibizioni, blocchi, velocità di connessione e agevolazioni a pagamento.
Le regole sulla Net Neutrality, che per la prima volta riguarderanno anche le piattaforme mobile, riclassificano i provider internet sotto il "Title II" del Communications Act. Ciò significa che saranno trattati come gli operatori telefonici, impedendo che vengano applicate azioni come il blocco dell'accesso a contenuti legali, il throttling della banda e le forniture a pagamento di corsie di accesso preferenziali a risorse di connettività più efficienti. In poche parole: niente più web a due velocità, dove chi paga di più ha più servizi

Negli ultimi mesi Verizon, AT&T, Time Warner Cable – i colossi del mercato americano – hanno spinto per imporre il principio secondo il quale l'azienda che paga di più ha diritto ad un servizio migliore. Ma adesso, con la posizione assunta dalla FCC, la questione si fa un po' più complicata per loro. Tom Wheleer, numero uno della FCC ha espresso chiaramente quale sarà la posizione dell'authority statunitense che vigila sul settore delle comunicazioni: i provider di servizi internet a banda larga che oggi operano in un regime di sostanziale autoregolamentazione dovranno d'ora in poi essere disciplinati, come avviene per le "public utilty". In modo tale da garantire che il traffico sulle proprie reti sia gestito in maniera da non discriminare nessuno.

Le nuove regolamentazioni introdotte dalla FCC stabiliscono che i provider non dovranno interferire con l'accesso, da parte di consumatori o aziende, a determinati siti considerati "scomodi". Allo stesso modo, i provider non potranno rallentare le linee dei propri clienti se non per questioni legate alla manutenzione dell'infrastruttura. Quella della Net Neutrality è una grande vittoria festeggiata da tutto il web. "Non possiamo avere un web a due velocità con corsie preferenziali che favoriscono chi paga" ha commentato Jessica Rosenworcel, membro della commissione "Non possiamo avere guardiani che ci dicono cosa fare e cosa no e dove possiamo andare online. Non vogliano blocchi o servizi di priorità a pagamento in grado di minare le fondamenta di internet come lo conosciamo ora". Fondamentale per il successo della campagna anche il supporto del presidente Obama, sceso in campo direttamente per supportare la Net Neutrality.

Non tutti, però sono contenti del risultato. Alcuni membri della commissione ritengono questa scelta controproducente. "Queste nuove regole porteranno ad un innalzamento del costo degli abbonamenti ad internet,  velocità ridotte delle connessioni, meno innovazioni e una diminuzione delle offerte per i clienti" ha spiegato Ajit Pai, che ha inoltre messo in discussione la legalità del nuovo ordine. Le nuove regole diventeranno effettive in circa due o tre mesi a partire da oggi, a seconda del tempo impiegato dalla commissione per rilasciare l'ordine al Federal Register. Durante questo periodo sarà possibile modificare alcuni punti tecnici, per i quali sarà richiesta una votazione all'unanimità. Ora tutti attendono le risposte dei provider di internet, che con molta probabilità porteranno l'intera faccenda in tribunale, mettendone a rischio l'entrata in vigore nell'immediato.

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Dal 2014 anche in Europa si parla di Net Neutrality. Ad aprile il pacchetto "Connected Continent" ha abolito i costi di roaming, ossia quei costi che si sostengono per usare il cellulare da un altro paese europeo. Ma, soprattutto, è stato ribadito che l'accesso alla Rete deve avvenire nel rispetto del principio proprio della "Net Neutrality", ossia della neutralità delle Rete, senza vincoli e restrizioni particolari. Un passaggio importante che pone forti fondamenta per la costruzione di un mercato unico delle telecomunicazioni in Europa. L'Emendamento 234 chiarisce meglio il concetto: "Per neutralità della rete si intende il principio in base al quale tutto il traffico internet viene trattata allo stesso modo, senza discriminazioni, limitazioni o interferenze, indipendentemente dal suo mittente, destinatario, il tipo, il contenuto, il dispositivo, servizio o applicazione". Ad oggi si attendono ancora novità in merito a questo tema, ma presto anche noi potremmo ritrovarci a festeggiare una vittoria come quella americana.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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