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Opinioni

New York, c’è già gente in fila per l’iPhone 6. Ma è solo pubblicità, e non di Apple

Una modella e due cugini sono i primi in fila al celebre Retail Store di New York. Ma a spingerli ad affrontare questa ‘avventura’ non è solo la passione e l’attesa per il nuovo smartphone di Cupertino.
A cura di Dario Caliendo
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Sembra assurdo, ma invece è realmente così. A circa una settimana prima dalla presentazione dell'iPhone 6, all'Apple Store sulla Quinta Strada di New York è già iniziata la fila per acquistare il nuovo smartphone di Cupertino, del quale tutt'ora non si conoscono ufficialmente le caratteristiche tecniche.

In effetti, le notti passate accampati avanti i Retail Store di Apple per riuscirsi ad aggiudicarsi per primi l'attesa novità dell'azienda di Cupertino non sono di certo una novità, e in alcuni casi – anche se in effetti è difficile comprenderlo – rappresentano una sorta di appuntamento annuale, che con il tempo è diventato un'occasione per incontrare vecchi amici e appassionati. Ma questa volta pare che chi è già in fila abbia davvero esagerato, soprattutto considerando che l'evento di presentazione del nuovo smartphone di Cupertino non si è ancora tenuto.

Ma andando a investigare e senza fermarsi alla sola apparenza, è molto semplice intuire il motivo della scelta di questi temerari statunitensi: la pubblicità. E non per Apple, ma per aziende del tutto esterne al colosso di Cupertino, che ne sfruttano la grande visibilità.

Prima in fila all'Apple Store della Quinta Strada di New York è Moon Ray, una venticinquenne del Missisipi che ha deciso di vivere questa avventura (se la si può definire tale) per sponsorizzare un'applicazione di medicina a distanza chiamata. Stessa storia per il secondo e il terzo in fila, una coppia di due cugini, veterani di questa curiosa attività in realtà primi in fila anche quest'anno, ma che hanno ricevuto 1250 dollari a testa dal team dell'applicazione sponsorizzata dalla venticinquenne del Mississipi, per scalare e posizionarsi in seconda e terza posizione.

Ma non finisce qui. Anche i due cugini sono in fila sponsorizzati da un'azienda statunitense, e lo sono dallo scorso 31 agosto, con la speranza di battere il loro personale record di 15 giorni di attesa.

Insomma, aldilà dei leciti (ma inutili) commenti che potrebbero ispirare queste storie (certo, i problemi del mondo sono ben altri), è chiaro che ormai i riflettori dei media e degli appassionati tutto il mondo sono puntati sull'arrivo dell'iPhone 6, e ormai anche l'usanza di aspettare giorni e giorni per riuscirsi ad accaparrare lo smartphone di Cupertino è diventata un business.

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