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North Sense, il “sesto senso” di Cyborg Nest per un corpo 2.0

Grande poco più di 2,5 centimetri per lato, il chip è composto da silicone e viene applicato alla pelle attraverso dei piercing. La sua caratteristica è che il dispositivo vibra quando ci si allinea con il polo magnetico terrestre.
A cura di Marco Paretti
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Il nome sembra ricordare quello della famosa azienda impegnata nella domotica, ma qui di casalingo c'è ben poco. Cyborg Nest punta a rivoluzionare, più che le mura domestiche, il nostro corpo, aumentando esponenzialmente le capacità sensoriali. È la proposta di cinque body hacker, cioè esperti che provano a "migliorare" il corpo umano attraverso l'applicazione di innesti e chip, come in una sorta di evoluzione 2.0. Si chiamano Liviu Babitz, Moon Ribas, Neil Harbisson, Scott Cohen e Steve Haworth e sono i responsabili di North Sense, un chip da applicare al petto che fornisce all'uomo un senso in più.

Grande poco più di 2,5 centimetri per lato, il chip è composto da silicone e viene applicato alla pelle attraverso dei piercing. La sua caratteristica è che il dispositivo vibra quando ci si allinea con il polo magnetico terrestre, senza necessità di sfruttare una connessione ad internet. Il "sesto senso" sarà venduto a circa 330 euro a partire da settembre, quando la start-up lancerà i primi 2.000 device sul mercato. "Questi sensi artificiali si ispirano a quelli degli animali" hanno spiegato i body hacker. "Si rivolgono a chi vuole rendere la propria vita più completa diventando parte di una rivoluzione che fonde uomo, tecnologia e natura".

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È l'idea dietro al Cyborgism, una delle varie branche del biohacking che nel corso degli ultimi anni ha attirato a sé sempre più curiosi e appassionati. Quello proposto da Cyborg Nest è proprio il concetto di aumentare i sensi umani con innesti tecnologici che, però, vanno a interagire in qualche modo con elementi naturali. Harbisson, per esempio, ha installato un impianto dotato di telecamera che gli consente di "sentire" i colori ogni volta che l'obiettivo inquadra particolari gradazioni, un elemento che gli consente anche di sopperire ad una problematica che gli impedisce di vedere a colori.

"Il nostro obiettivo è quello di rendere normali le interazioni tra il corpo umano e la tecnologia" spiega uno dei fondatori, Babitz. "Vogliamo modificare la concezione del corpo, senza per questo modificarlo pesantemente. Il mondo è pronto". La vera proposta rivoluzionaria di Cyborg Nest è infatti la scarsa invasività dell'operazione, a differenza di quelle attuate dai membri del gruppo e di quelle generalmente associate al bio hacking, che solitamente prevedono l'inserimento di un chip sottopelle attraverso un'operazione chirurgica. North Sense, invece, viene applicato come fosse un piercing e non ha un prezzo inaccessibile. Il primo passo verso un Cyborgism di massa?

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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