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Oggi è la giornata internazionale contro i DRM: cosa sono e perché sono un problema

Oggi, 5 Maggio 2016, in Italia è il NO-DRM Day, un’iniziativa lanciata a livello internazionale dalla Free Software Foundation (FSF) per sensibilizzare e discutere sulla questione del Digital Rights Management, traducibile come Gestione dei Diritti Digitali.
A cura di Daniele Gambetta
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Oggi, 5 Maggio 2016, in Italia è il NO-DRM Day, un'iniziativa lanciata a livello internazionale dalla Free Software Foundation (FSF) per sensibilizzare e discutere sulla questione del Digital Rights Management, traducibile come Gestione dei Diritti Digitali.

Per DRM si intendono tutti quegli accorgimenti che le industrie di software o hardware mettono in atto per limitare volontariamente le possibilità di fruizione dell'utente ai fini di tutelare la proprietà intellettuale sui prodotti. Gli esempi pratici sono numerosi: se vi è mai capitato di tentare di copiare un libro – anche regolarmente acquistato – da un dispositivo Kindle ad un altro, e non ci siete riusciti, probabilmente era proprio a causa di uno di questi accorgimenti presi dalla casa di produzione, per non consentire appositamente la diffusione di materiale digitale. Un po' come se non si potesse prestare un libro ad un proprio amico. Allo stesso modo esistono lettori CD programmati per eseguire solo dischi certificati da un particolare watermark, un segno identificativo di originalità. Queste precauzioni si sono sempre più diffuse negli ultimi anni, tanto che la FSF, fondata da Stallman allo scopo di promuovere l'uso e lo sviluppo del software libero, ha deciso di lanciare la campagna Defective by Design, letteralmente Difettoso dal Progetto, per indicare tutti quei casi in cui il prodotto digitale contiene già al momento della progettazione dei limiti imposti all'utente a vantaggio delle grandi industrie.

Per quanto riguarda l'Italia, oggi l'evento maggiore si terrà a Milano presso lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo, dove con esperti si discuterà di questi dispositivi e di come limitino la libertà di informazione. "I DRM creano un prodotto difettosamente buono" – scrive ironicamente la FSF sul sito ufficiale – "ti impediscono di fare quello che altrimenti saresti in grado di fare. Questo accentra maggiore controllo in mano alle case di produzione e distribuzione dei media, dando ai produttori la possibilità di compiere un imponente rogo di libri e di condurre su scala mondiale una sorveglianza sulle abitudini di uso e consumo dei media.
Se vogliamo evitare un futuro in cui i nostri dispositivi fungono da apparato per monitorare e controllare la nostra interazione con i media digitali, dobbiamo combattere per mantenere insieme il controllo sui media e sui software"

"La risposta a tutto ciò è il software libero", si legge invece sul comunicato dell'evento al Leoncavallo,  "ci piacerebbe poterlo dire con un bel po' di bit, pixel, musica e tanta bella gente!".

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