Sembra la trama di un film di fantascienza o un racconto uscito direttamente dall'immaginario di Asimov. Un robot è fuggito dal laboratorio di ricerca dove gli scienziati lo stavano perfezionando, lanciandosi in strada e bloccando il traffico prima di essere fermato dalle autorità e riportato all'interno del centro di ricerca. È successo a Perm, in Russia, dove si trovano i laboratori della Promobot, un'azienda specializzata nella realizzazione di soluzioni robotiche di vario tipo. È dall'edificio dell'azienda che il robot sarebbe riuscito a scappare sfruttando un cancello lasciato aperto da un dipendente.
Una volta in strada, l'automa avrebbe percorso circa 50 metri prima di essere fermato dall'inevitabile barriera di tutto ciò che è tecnologico: la batteria scarica. Nei brevi istanti di funzionamento, però, il robot è riuscito a bloccare il traffico e a farsi strada tra pedoni stupiti e un vigile che si è ritrovato davanti la scena surreale. D'altronde non capita tutti i giorni di osservare un robot umanoide – possiede testa e braccia, ma si muove su ruote – che attraversa la strada di una piccola cittadina della Russia. Così l'incidente si è risolto in breve tempo con il recupero del prototipo, subito ritornato all'interno del laboratorio.
Un simpatico siparietto che, secondo al cune testate russe, è troppo strambo per essere vero. Difficilmente, infatti, il robot ha deciso di "scappare" in maniera autonoma; è ben più probabile che la fuga faccia parte di una geniale strategia di marketing destinata a far parlare della creatura di Promobot. In questo caso l'obiettivo sarebbe stato centrato in pieno. La funzione principale di Promobot è peraltro quella di consentire una promozione pubblicitaria "robotica": può interagire con le persone, fornire indicazioni e guidare i turisti nei musei. Oltre ad evadere dal laboratorio che l'ha creato.