Sardegna, gli studenti delle scuole medie e superiori impareranno a programmare
La Regione Sardegna ha da pochi giorni siglato un accordo con la startup americana Codecademy che consentirà agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di studiare la programmazione informatica, nota anche con il termine "coding". In America Codecademy, grazie alle richieste del presidente Obama, è già disponibile in centinaia di scuole. Ad oggi, tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Argentina la piattaforma conta più di 24 milioni di utilizzatori ed ora si appresta a sbarcare anche in Italia. Come spiega il direttore del progetto Learn to Code della Regione Sardegna, Nicola Fioravanti: "La piattaforma è stata tradotta in italiano e sarà accompagnata da altri progetti per applicare l’insegnamento con iniziative concrete: dalla realizzazione del sito web della scuola al calcolo delle specie in estinzione, ai flussi turistici in Sardegna anche in forma di app per cellulare".
Un progetto importante che consentirà ai giovani studenti di studiare la programmazione informatica nelle ore supplementari del pomeriggio. Il corso prevede circa cinquanta ore l’anno a partire da gennaio 2016, due ore a settimana che consentiranno ai ragazzi interessati di studiare le basi dei linguaggi di programmazione più diffusi di oggi (HTML, CSS, Javascrip e jQuery, PHP, Pyton e Ruby). Prima del 2016, inoltre, verranno avviati dei corsi di formazione per i docenti. Questa iniziativa sarà utile anche per facilitare l'accesso al mondo del lavoro degli studenti, così come sottolineato anche dal presidente della Regione Francesco Pigliaru: "Nell’era digitale la programmazione informatica diventa uno strumento di sviluppo dalle enormi potenzialità. Il linguaggio del “coding”, attraverso il quale è possibile sviluppare software, programmi e app sempre più evoluti e rispondenti alle esigenze di oggi, sarà alla portata di tutti i nostri studenti, grazie a Codecademy e al dialogo che stiamo aprendo con le nostre scuole". Al momento il progetto "Iscol@" sarà lanciato solo in Sardegna ma potrebbe essere ripreso anche dalle altre regioni italiane nel corso dei prossimi anni.
