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Sesso, ora l’iPhone monitora la vostra attività sessuale

L’iPhone ormai vi traccia ovunque. Anche a letto, anche mentre fate l’amore. L’aggiornamento iOS 9 ha infatti introdotto novità anche per quanto riguarda l’applicazione Salute, quella che racchiude tutte le informazioni raccolte dai sensori del telefono e dell’Apple Watch nel corso delle giornate.
A cura di Marco Paretti
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attività sessuale iphone

L'iPhone ormai vi traccia ovunque. Anche a letto, anche mentre fate l'amore. L'aggiornamento iOS 9 ha infatti introdotto novità anche per quanto riguarda l'applicazione Salute, quella che racchiude tutte le informazioni raccolte dai sensori del telefono e dell'Apple Watch nel corso delle giornate. Non solo passi, gradini e calorie bruciate, quindi, ma anche la qualità dell'attività sessuale e dell'attività riproduttiva in generale. All'interno della nuova sezione presente nell'app è possibile indicare il momento in cui è avvenuto il rapporto e persino se è stata utilizzata o meno una protezione.

"L'attività sessuale può influenzare la tua salute fisica ed emotiva" si legge nella descrizione presente nella sezione. "Monitorare i rapporti può essere utile per determinare altri aspetti legati al benessere personale". Oltre alla parte relativa ai rapporti, la nuova sezione presenta altre voci delle quali è possibile tenere traccia: mestruazioni, qualità del muco cervicale, spotting, temperatura basale e test dell'ovulazione. Categorie chiaramente rivolte ad un pubblico femminile, che probabilmente è anche quello più interessato a tenere traccia di questi valori legati alla propria salute. Ogni voce è caratterizzata da opzioni personalizzate che peraltro è possibile mettere a confronto, per esempio per individuare il periodo di ovulazione.

Questi dati vanno chiaramente inseriti a mano: non è il nostro smartphone a compilare automaticamente queste nuove sezioni, a meno che non venga collegato a sensori esterni in grado di farlo. Un'interessante novità, perché permette di mantenere sotto controllo dati importanti che possono aiutare non solo noi, ma anche i medici che in questo modo hanno accesso ad una tabella temporale precisa. L'importante, avvertono gli esperti, è che questi dati rimangano al sicuro nei nostri dispositivi: sarebbero troppo ghiotti per le aziende farmaceutiche, soprattutto nell'attuale frammentato panorama legislativo.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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